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Leggere il paesaggio – Reading the landscape

Confronti internazionali - International comparisons. Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Norvegia Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera

Facing English text

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 368

Anno edizione: 2002

ISBN: 9788849202656

EAN: 8849202652

UB. INT. : T445A V03i V43c

Contenuto

Il libro esamina i principali metodi di lettura e di valutazione del paesaggio utilizzati in vari Paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera) e negli Stati Uniti d’America. Fa riferimento alla nozione di ‘paesaggio’ come manufatto, intreccio inscindibile tra cultura, storia e natura, ma anche come ‘occhiale’ problematico per leggere e progettare i luoghi di vita. È nozione diversa da quelle di ‘ambiente’ e di ‘territorio’, che, nella loro specificità disciplinare e operativa, hanno propri metodi di lettura di cui questo studio non si occupa, se non per i riflessi e le connessioni con quelli del paesaggio. Il campo di ricerca riguarda, prevalentemente, le metodologie utilizzate negli strumenti di pianificazione, progettazione e governo del paesaggio dalle amministrazioni pubbliche, con particolare attenzione per la scala comunale e comprensoriale. In particolare, per ogni Paese, si sono messi in evidenza i principali ‘indicatori’ utilizzati per la descrizione dei paesaggi, le modalità per la definizione di eventuali ‘unità di paesaggio’, i criteri per la ‘valutazione’ a fini operativi. Si sono studiate le modalità del processo conoscitivo: le fonti, gli strumenti tecnici e i modi di elaborazione dei dati, i caratteri degli elaborati analitici e progettuali (carte, schede, disegni, strumentazione informatica, ecc.), anche in relazione con le specifiche finalità operative. Due brevi saggi finali sottolineano problemi aperti (la rappresentazione del paesaggio, con numerosi esempi) e risorse conoscitive (il contributo degli studi di matrice archeologica). L’apparato iconografico di supporto è ampio. Dal confronto tra i Paesi emergono diverse linee culturali che restituiscono un quadro articolato e nel complesso abbastanza disomogeneo alle sue radici, ma in profonda e rapida evoluzione e integrazione: accanto a metodi di lunga tradizione, ma oggi in fase di revisione critica (in particolare quelli visivi), ve ne sono altri in veloce crescita e sperimentazione (in particolare le letture della storia dei luoghi), altri che indicano nuove strade, in risposta al presentarsi di esigenze culturali, politiche e amministrative nuove (decentramento delle competenze, partecipazione delle popolazioni alle scelte, piani per il paesaggio come strumento di comunicazione di conoscenze e di attribuzioni di valore, oltre che di definizione e di attuazione di trasformazioni, ecc.). È in atto un processo di confronto e di scambio di esperienze che sta portando a un arricchimento complessivo delle modalità di conoscenza e di valutazione del paesaggio, avvertito ovunque come una necessità di fronte ai compiti nuovi che la ricerca di una qualità diffusa dei luoghi di vita comporta.

This book analyses the main methodologies for landscape reading and assessment used in different European Countries (Denmark, France, Germany, Great Britain, Italy, the Netherlands, Norway, Poland, Slovenia, Spain, Switzerland) and in the United States of America. It deals with the notion of landscape as a manufact, as an inseparable blend of culture, history and nature, but also as a magnifying glass to read and design the places of life. It is a notion different from those of environment and territory. Such notions, with their specific disciplines and operational tools, have their own reading methodologies which are not addressed in this study but for their effects on and links with those related to the landscape. The research field mainly covers the methodologies underpinning the instruments for landscape planning, designing and management by public administrations, especially focusing on municipal and district level. In particular, for each Country emphasis has been placed on the key indicators used for landscape description, on procedures to identify possible landscape units, on assessment standards for operational aims. Criteria and procedures of the fact-finding process have been analysed: sources, technical tools and data processing methods, characteristics of analytical and design outputs (charts, sheets, drawings, computer instruments, etc.) also in relation with the specific operational aims. Two short final essays underscore unresolved problems (landscape representation) and fact-finding resources (the contribution of archaeological studies). Different cultural trends emerge when comparing the different Countries experiences. Therefore, the resulting framework is articulated and, as a whole, rather heterogeneous at roots level, though deeply and rapidly developing towards integration. In addition to long-standing methods, at present undergoing a critical revision (in particular the visual ones), we find others rapidly growing and being tested (mainly the reading of the places’ history) or pointing towards innovative paths in order to meet new cultural, political and administrative needs (devolution of authorities, people’s participation in decision-making, landscape plans as tools to communicate knowledge and assign values in addition to characterise and implement changes etc.). A process of comparisons and experience-sharing is underway. This is leading to an overall improvement of the procedures for places reading and assessment, globally felt as necessary to face the new tasks set by the search of a widespread quality of the places of life.

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