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Il Rosone della Basilica di San Francesco in Assisi
Funzione luminosa e allusioni simboliche
A cura di: Lametti Laura, Mazzasette Valeriana, Nardelli Nicoletta
Formato: 22 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 224
Anno edizione: 2012
ISBN: 9788849223859
EAN: 8849223854
UB. INT. : T444A V14g
Contenuto
Lo studio, suggerito dal rilievo del rosone della chiesa superiore di San Francesco, effettuato in occasione del restauro della facciata, poco prima del terremoto del settembre 1997, si è poi arricchito di originali approfondimenti. Le informazioni acquisite integrano i significativi studi già dedicati alla basilica. Il rosone è stato più volte descritto nei suoi caratteri formali, ma mai indagato nei suoi specifici contenuti stilistici, compositivi e simbolici. Questo manufatto lapideo campeggia sulla facciata della chiesa superiore di San Francesco e si pone come un unicum, sintesi di valori cristologici ed escatologici. Del rosone abbiamo oggi un’immagine riduttiva, lontana dalla sua configurazione originaria, quando ancora era evidente lo splendore delle tessere vitree dorate e policrome: fulcro visivo e simbolico, un Sole unico come unica e illuminante è la figura di Francesco. Alla base di questo studio è il desiderio di condividere le informazioni acquisite con il rilievo e con le indagini che ne sono scaturite, al fine di contribuire al recupero di un contenuto, non solo formale, ma anche culturale e simbolico. La presentazione dei dati vuol essere anche un invito a ricercare nella forma le idee e i principi che l’hanno sostenuta, innalzando i livelli di riferimento dalla mera osservazione alla contemplazione della forma ideale. Il rosone riveste essenzialmente un significato spirituale non arbitrario ma in grado di consentire alla forma e alla funzione di esprimersi adeguatamente tramite l’analogia: funzione, forma e significato sono inseparabili. Solo comprendendo appieno l’iconografia avremmo la certezza di essere risaliti ai principi primi di quest’opera d’arte, riconducendo l’espressione artistica alla teologia e alla cosmologia del suo tempo, per intravedere in essa quella philosophia perennis che sant’Agostino definisce “Sapienza increata, che è ora ciò che è sempre stata e sempre sarà”. L’analisi comparata delle informazioni acquisite ha condotto a un’originale ipotesi storico-attributiva quale ulteriore incoraggiamento a proseguire negli approfondimenti. Il lavoro è stato curato da Laura Lametti, Valeriana Mazzasette, Nicoletta Nardelli. Hanno dato un prezioso contributo frate Pasquale Magro o.f.m.c., per gli approfondimenti teologici; Cecilia Panti, per i riferimenti alla filosofia francescana delle origini; Susanna Bracci, Claudia Conti, Chiara Colombo, Emma Cantisanti per lo studio scientifico chimico-fisico dei materiali costitutivi del rosone. Questa pubblicazione è stata caldamente incoraggiata e sostenuta dai frati del Sacro Convento di San Francesco.
Laura Lametti (Foligno, 1960), si è laureata e specializzata in Storia dell’Arte presso le Università di Perugia e Siena; ha conseguito poi il dottorato di ricerca in museologia e museografia. Si è occupata di storia dell’architettura medioevale e di pittura tardogotica, approfondendo studi su Gentile da Fabriano. Ha lavorato per lungo tempo come restauratrice e come funzionario storico dell’arte presso a Soprintendenza B.S.A.E dell’Umbria. Attualmente prosegue la sua attività di ricerca affiancandola all’insegnamento.
Valeriana Mazzasette (Perugia, 1958), si è laureata in Architettura presso l’Università di Firenze e ha iniziato la sua attività lavorativa presso la Soprintendenza dell’Umbria. La sua esperienza nel campo del restauro si è consolidata nel corso degli anni attraverso la progettazione e la direzione di numerosi e importanti interventi di restauro. Attualmente, oltre a svolgere la sua attività istituzionale presso la Soprintendenza B.A.P. dell’Umbria, si dedica a studi e ricerca nel campo dell’architettura storica e della tutela del paesaggio, partecipando a pubblicazioni, articoli e attività di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Nicoletta Nardelli (Città della Pieve, 1950), ha conseguito il titolo accademico specialistico in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo con specializzazione in Grafica. Ha maturato la sua esperienza lavorativa nel campo della grafica conseguendo prestigiosi riconoscimenti. Attualmente lavora presso la Soprintendenza B.S.A.E. dell’Umbria, svolgendo attività di rilevamento di edifici storici e monumentali. Continua nella sua attività artistica partecipando a mostre con proprie acqueforti realizzate su rivisitazioni della simbologia medioevale.
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