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Francesco Perri. Dall’antifascismo alla Repubblica
Autori: Tartaglia Giancarlo
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 320
Anno edizione: 2013
ISBN: 9788849226966
EAN: 8849226969
UB. INT. : T426A V92a V23f
Contenuto
Francesco Perri è stato un osservatore e un protagonista di una delle stagioni più inquiete e convulse della storia nazionale, da Giolitti alla Ricostruzione. Come tanti repubblicani e radicali della sua generazione, egli univa all’impianto liberista un autentico culto per l’autonomia locale, contrapposta allo statalismo dei socialisti. Il repubblicanesimo era il prodotto logico di un’esigenza razionale: la selezione dell’élite di governo per via meritocratica e non per diritto di successione. Proprio la monarchia era il perno intorno a cui ruotava l’intero mondo conservatore, supportato da affari e clientele che non avevano nulla in comune con l’universo della produzione e della modernità. Con questa impostazione Perri seguì le ultime convulsioni delle libertà in Italia con partecipazione, dalle colonne dell’Italia del Popolo e della Voce Repubblicana, sin dalla sua fondazione, per poi immergersi, durante gli anni della dittatura, nello spazio dell’impegno letterario e dell’impiego, finché ci riuscì. Una classica posizione da “esiliato in patria”, che non gli evitò noie, ostacoli e persecuzioni, pur senza raggiungere le vette del processo e del confino. Restò antifascista, per quanto appartato. Nel 1943-1944 tornò alla vita politica attiva, sotto l’occupazione nazi-fascista; ma fu nel 1945, all’indomani della Liberazione, che il partito lo volle alla guida del Tribuno del Popolo, foglio repubblicano genovese, e poi della stessa Voce Repubblicana. Fu da quelle colonne che si batté per la Costituente e per la Repubblica, con la forza e la vivacità che avevano contraddistinto la sua esperienza nel prefascismo e che manterrà, alla guida del giornale repubblicano proprio nei mesi della battaglia referendaria. Davvero un personaggio straordinario, che Giancarlo Tartaglia, grazie ad un’accurata ricerca e a una felice narrazione, ci restituisce nella sua piena integrità. Un bel contributo alla storiografia sul repubblicanesimo, che sarebbe piaciuto a Giovanni Spadolini.
GIANCARLO TARTAGLIA è direttore della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e insegna diritto del lavoro giornalistico presso la scuola superiore di Giornalismo della LUISS Guido Carli di Roma. È stato collaboratore di Nord e Sud, Archivio Trimestrale, La Voce Repubblicana, Roma, La Gazzetta del Mezzogiorno. Ha pubblicato studi e ricerche sul mondo laico e democratico italiano. In particolare, I Congressi del partito d’Azione 1944/1946/1947 (Ed. Archivio Trimestrale 1984), Un secolo di giornalismo italiano. Storia della Federazione nazionale della stampa italiana I (1877-1943) (Mondadori 2008), La Voce Repubblicana. Un giornale per la libertà e la democrazia (Ed. Voce Repubblicana 2012). Ha curato il volume di Michele Cifarelli, Libertà vò cercando… Diari 1934-1938 (Rubbettino 2004) e i primi due volumi Scritti 1925-1953 (Mondadori 1988) e Scritti 1953-1958 (Presidenza del Consiglio dei Ministri 2003) dell’opera omnia di Ugo La Malfa.
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