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Sillabe indipendenti

Aria di prosa

Formato: 13,5 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 176

Anno edizione: 2014

ISBN: 9788849227864

EAN: 8849227868

UB. INT. : T457G V22f

Contenuto

Postfazione di Renato Minore
Saggi e note critiche di Renato Minore, Edoardo Pittalis, Alberto Zava

Gott, Tod, Pont, Mer… monosillabi, parole grandi, essenziali dalle quali dipende il mistero del nostro essere, del nostro finire… colpi di gong, rulli di timpano che scuotono la coscienza spesso inibita dal mausoleo delle espressioni ingombranti o superflue…
Il primo verso è un richiamo che l’autore trasmette con la semplicità di un esempio al quale seguiranno altri esempi presi in prestito dalla natura, strettamente legata ai linguaggi che ci permettono di essere poeti, uomini di scienza, uomini della strada o eremiti che dialogano col deserto, convinti che, fin che vive il pensiero, non esiste il deserto delle parole, caro ai profeti di certe avanguardie, sedotti dal brivido delle teorie. I numeri stessi (che sostituiscono i titoli) sono un elogio alla sintesi, al piacere di essere brevi senza essere squallidi o vuoti di idee. Il poeta aspira all’indipendenza spesso umiliata dall’arroganza della retorica: la cerca, spesso la trova con la casualità dell’istinto.
L’indipendenza non è solitudine. Anche le parole brevi hanno bisogno di stare assieme, di unirsi in un contesto garbato di frasi che, unite ad altre frasi, prendono la via del componimento, della pluralità narrativa nella quale le sillabe indipendenti non perdono la dignità degli albori. Sono le foglie di un albero liete di germogliare e rassegnate a cadere con la serenità di chi offre il futuro a nuove foglie, a nuove sillabe. Amiche del vento, della pioggia, gradiscono il calpestio di chi passa sotto gli alberi, insegnano ai poeti i sussurri, i rumori discreti, i crepitii dell’autunno. La crisi della poesia è cominciata da tanti decenni.
Ma c’è la speranza, il bisogno di una rigenerazione (il Natale è alle porte), di un genuino ritorno alla poesia onesta predicata da Umberto Saba.
Il libro è ripartito in due raccolte. Le poesie numerate ricordano le sonatine del tempo che fu. La seconda raccolta ha il ritmo/non ritmo delle riflessioni domestiche.

Giulio Ghirardi è nato e vive a Venezia. Dopo vent’anni di militanza nella critica d’arte (volumi, saggi interdisciplinari, articoli per quotidiani e riviste nazionali e internazionali) si è affacciato stabilmente all’altrove creativo e riflessivo, a partire dagli anni ’90, attraversando, sfiorando quasi tutti i generi letterari, senza sostare definitivamente in alcuno, mantenendosi fedele a un linguaggio ironico e spregiudicato (P. Leoncini). Le sue opere poetiche, saggistiche, narrative, hanno ottenuto premi e consensi, anche internazionali e hanno richiamato l’attenzione di critici, letterati, giornalisti, studiosi, personaggi di ogni estrazione culturale e ambientale: S. Bettini, G. Marchiori, E. Steingraeber, A. Sala, G. Selvaggi, A. Arslan, M. Bertosa, A. Spinosa, C. Della Corte, G. Zucconi, C. Magris, P. Mildonian, E. Pittalis, G. M. Pilo, P. Ruffilli, S. Palatini, P. Leoncini, E. Rossignoli, G. Lugaresi, R. Lamantea, I. Crotti, V. Bezzi, B. S. Zanini, P. L. Sabatti, A. Fonda, S. Mariani, A. Paglia, Alberto Zava, autore di importanti saggi (cfr. Critica letteraria italiana ecc.) e protagonista di autorevoli presentazioni. Fondamentale il sostegno critico e interpretativo di R. Minore, affidato a prefazioni, saggi, articoli di alto livello. La produzione di Giulio Ghirardi (molto vasta, ricca di inediti e di titoli di prossima apparizione 2002/2013) è stata in larga parte pubblicata da Gangemi Editore, Roma (Per motivi di spazio, Anime di confine, Un poeta a metà, La memoria a piastrelle, L’occhio e la pagina, Elzeviri per Margherita, Finestre di Voce (Voice Windows), Amore e ironia, Un cumulo di bugie, Teatrino tascabile, Numeri chiusi, Un fiume di nuvole, La voce dei passi, Letargo, Un fiume di nuvole, Autoritratto in un bicchiere di rosso (Self-portrait in a Glass of Red), Fili d’erba (Blades of Grass), Anomalie del crepuscolo, A mezza voce, Giulio Ghirardi conversando con se stesso, Un quaderno di voci. Alcune opere (Con le viscere dell’ironia, La porta girevole, ecc.) sono state tradotte in inglese e in altre lingue. Elzeviri per Margherita è stato presentato a RAI-Sat-Album, da R. Minore (2003). Giulio Ghirardi ha collaborato a quotidiani e riviste nazionali e internazionali, a rubriche radiofoniche e televisive.
Dal 2009 G. Ghirardi è socio del PEN Club Italia.

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