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Architetture rurali nei paesaggi dell’Alta Murgia

Formato: 23,5 x 20 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 192

Anno edizione: 2015

ISBN: 9788849230307

EAN: 8849230303

UB. INT. : T812B V01e

Contenuto

L’obiettivo generale del presente lavoro è stato quello di promuovere e favorire il recupero integrato e la valorizzazione delle architetture rurali, dei borghi e dei relativi contesti ambientali, in ambito mediterraneo, con particolare riferimento al sistema della rete tratturale che attraversa la Puglia murgiana. Nella storia dell’uomo, sin dall’antichità, il concetto di strada ha rivestito un ruolo fondante nello sviluppo e nel controllo di una nazione o di un impero, in quanto linea di collegamento tra persone, paesi e, più in generale, luoghi. La ricerca si colloca all’interno delle tematiche affrontate dal Dipartimento DICAR ed, in particolare, nel filone di studi che ha per oggetto l’architettura ed i sistemi territoriali nell’area del bacino del Mediterraneo, intesa sia come area geografico-culturale, che come area tecnico-costruttiva. I caratteri architettonici, urbani e paesaggistici del territorio pugliese sono stati interpretati come esito di una profonda relazione tra forma della città e forma della campagna. Le aree-studio selezionate sono state indagate nelle loro varianti storiche formali e funzionali, attraverso le pratiche del rilievo, della schedatura, del fondamentale metodo della classificazione dei tipi formali ed edilizi. II territorio e stato interpretato proprio come un insieme di fatti urbani, come sistema unitario e coerente, espressione della sintesi morfo-tipologica e luogo della rappresentazione delle logiche tettoniche. La conoscenza scaturisce, a sua volta, dall’analisi storica e formale, dallo studio della tipologia e dall’approfondimento della tecnica e della costruzione. Questo studio ha come oggetto un territorio che e la testimonianza di un abbandono iniziato nel XVI secolo, con il passaggio dalla pratica agricola alla pastorizia stanziale e nomade, e protrattosi sino al XIX secolo, quando l’aumento delle coltivazioni diversificate favori il pendolarismo dei braccianti. Da questo fenomeno di progressivo abbandono nasce il problema della salvaguardia del valore, oltre che dell’uso, dei paesaggi e dei manufatti rurali che rischiano di essere trasformati, o meglio stravolti, da esigenze esclusivamente turistiche e speculative, non rispettose del carattere identitario di questo patrimonio storico, culturale ed ambientale. Per queste ragioni la ricerca si configura come un progetto che, andando oltre le esigenze di una pianificazione puntuale, ribadisce la necessità di fondare ogni tipologia d’intervento sulla conoscenza dell’architettura del territorio; un progetto costruito non solo attraverso l’identificazione dei materiali, i criteri della lettura stilistica, ma integrato in un dibattito più ampio che si pone tra le occasioni della tradizione e le ragioni della cultura moderna.

Loredana Ficarelli a nata a Foggia nel 1957: è professore ordinario in Composizione architettonica ed urbana presso it Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR) del Politecnico di Bari. Dal 1999 insegna Composizione architettonica nei Laboratori di progettazione e di laurea del Corso di Laurea in Architettura. Dal 2003, svolge missioni scientifiche all’estero (Egitto, Siria, Turchia) orientate verso lo studio dei caratteri dell’architettura e del paesaggio mediterraneo. L’attività di ricerca 6 connessa alla partecipazione a ricerche nazionali ed internazionali, documentata da diversi saggi pubblicati in riviste, atti di convegno e monografie.

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