La composizione contemporanea

Se il linguaggio, la memoria, il rapporto con la storia e con il luogo sono i sentimenti dell’architettura, la Composizione ne è l’intelligenza.
In particolare nel momento attuale in cui l’architettura, superate le devianti lusinghe della modernità, riscopre i propri valori autonomi, disciplinari e, consolidati e maturi, si rivelano i segni di una nuova esperienza complessiva, in qualche maniera, comune. I segni di una “tradizione” contemporanea.
In questo quadro la composizione si colloca come elemento centrale della strumentazione disciplinare e, sul piano didattico, come strategia alternativa alla dilagante “canonizzazione” dei linguaggi delle attuali scuole di architettura.

Giulio Fioravanti è nato nel 1944 a Roma, dove si è laureato in architettura nel 1969. Nella stessa Facoltà di architettura di Roma è stato assistente nei corsi di Composizione Architettonica dal 1969 al 1977. Dal 1984 insegna Architettura e Composizione presso l’Università dell’Aquila, dopo aver tenuto dal 1979 al 1984 il corso di Disegno I, e appartiene al Dipartimento di Architettura e Urbanistica della stessa Università.
Ha scritto articoli e saggi sull’attività didattica svolta e nel 1983 ha pubblicato: “Progettare il recupero”. Partecipa attivamente al dibattito architettonico in particolare come relatore a incontri e convegni. Ha svolto diverse esperienze progettuali, molte delle quali realizzate, e attualmente è responsabile della progettazione del comparto n. 9 e 12 del programma di Ricostruzione per Napoli.