Tecnologia e genesi edilizia

Con semplicità espositiva correlata ad una vasta iconografia, il volume documenta come l’edilizia si è sviluppata dalle origini conosciute fino al gotico, seguendo un percorso che consente di acquisire conoscenze in ordine ai rapporti rilevabili tra intendimenti tipologici, valori formali e contenuti tecnologici che hanno caratterizzato il contesto culturale in varie epoche e in diversi ambiti territoriali: dal Medio Oriente all’Egitto, dalla Grecia all’impero Romano, dalle Americhe ai paesi Europei. Il modello di riferimento, prescelto per l’esposizione si basa sulla differenziazione dei principi inerenti alle costruzioni osservate; differenziazione riguardante in particolare: le costruzioni autoctone che, proprie di comunità etniche culturalmente indipendenti e dotate di risorse limitate, corrispondono a prodotti edilizi improntati su configurazioni, supporti strutturali e contenuti tecnologici elementari, ma certamente efficaci sia sotto il profilo della qualità ambientale che per quanto riguarda la facilità realizzativa; le costruzioni a tumulo tra le quali le piramidi dell’antico Egitto rappresentano gli esempi maggiormente significativi anche per l’elevata base culturale e per la notevole efficienza tecnica della civiltà da cui traggono origine; le costruzioni architravate che, nonostante l’essenzialità della loro genesi strutturale, hanno consentito di concepire prodotti edilizi di assoluto valore architettonico come dimostrano i templi dell’antico Egitto, dell’antica Grecia e le applicazioni, anche diverse, proprie dell’impero Romano; le costruzioni scatolari che, risalenti alle origini dell’edilizia e generalmente presenti in ogni periodo storico, rappresentano il principio strutturale più logico per involucrare lo spazio fruito, anche se destinato ad usi diversi da quello abitativo; le costruzioni arcuate che, rese eccezionalmente valide dagli esecutori dell’antica Roma sopratutto con le terme e le basiliche, si sono progressivamente sviluppate facendo emergere progressivamente i caratteri architettonici del Romanico, del Bizantino e del Gotico, sopratutto negli edifici culturali.

Giuseppe De Micheli, studioso dei contenuti tecnologici dell’Architettura, ha acquisito le proprie conoscenze prima attraverso una intensa attività professionale e, successivamente, dedicandosi all’insegnamento e alla ricerca, in ambito universitario, nelle facoltà di ingegneria di Catania, dell’Aquila e di Roma tenendo i corsi di “Progetti Edili”, di “Architettura Tecnica”, di “Organizzazione dei Cantiere” e di ”Tecnologia degli elementi costruttivi”. Attualmente è professore ordinario nel dipartimento di Architettura e Urbanistica per l’ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”. La sua produzione scientifica è attualmente incentrata sui procedimenti costruttivi e sul controllo della qualità edilizia sia in chiave storica che per quanto attiene le tendenze contemporanee.