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Quando la pittura parla

Retoriche gestuali e sonore nell'arte

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2018

ISBN: 9788849235920

EAN: 9788849235920

UB. INT. : T801c V14B C01

Contenuto

Il libro esplora le permanenze della retorica antica, codificata da grandi oratori e rètori come Cicerone e Quintiliano, nel linguaggio pittorico e musicale tra i secoli XVI e XVII. In particolare, l’Institutio Oratoria di Quintiliano entra a far parte della cultura rinascimentale divenendo una sorta di canone anche per gli autori dei più importanti trattati d’arte, da Leon Battista Alberti a Leonardo. Il pittore, come l’oratore, deve saper coinvolgere il proprio pubblico stimolando emozioni, partecipazione e commozione, secondo l’antico adagio docere, delectare, movere. Comunicando silenziosamente affetti, moniti moraleggianti, temi sapienziali, narrazioni storiche o valenze estetiche, la dinamica espressa da pittori e scultori punta al coinvolgimento empatico attraverso l’applicazione di una normativa codificata dal linguaggio verbale. Ciò avviene anche nell’ambito musicale ove, dall’età rinascimentale a tutto il barocco, il musico è equiparato all’oratore. Musica e pittura si coniugano nelle ideazioni di un attraente quanto singolare artista lucchese Pietro Paolini. Questi raccoglie dall’esperienza romana all’ombra di Caravaggio, ideatore di celebri dipinti di soggetto musicale, le novità di quella straordinaria vicenda, dando vita a originali dipinti che ritraggono villani e aristocratici. Nella pittura intrigante di questo particolarissimo ‘caravaggesco’ si riflettono interessi musicali, frequentazioni poetiche e accademiche e le consuetudini di un tempo antico.

Stefania Macioce è professore associato di Storia dell’arte moderna alla Sapienza Università di Roma dal 1998 dopo aver insegnato nell’Università degli Studi di Udine. Ha pubblicato saggi sulla pittura ferrarese del ‘400 e sul manierismo romano: Undique splendent. Aspetti della pittura sacra nella Roma di Clemente VIII Aldobrandini 1592- 1605, De Luca 1990; Giovanni Baglione (1566-1644), pittore e storiografo d’arte, 2002. Si è dedicata a studi di carattere iconografico, sul colore (2018), magia e gemme (Ori nell’arte, LogartPress 2007, L’incantesimo di Circe, LogartPress 2005). I suoi studi specialistici si concentrano su Caravaggio. Il suo lavoro fondamentale è il volume Michelangelo Merisi da Caravaggio, Documenti, fonti e inventari 1513-1875, Ugo Bozzi Editore 2003 (seconda ed. 2010), che costituisce un punto di riferimento basilare per gli studi caravaggeschi. In occasione del centenario caravaggesco ha pubblicato I cavalieri di Malta e Caravaggio, LogartPress 2010, ricevendo la Croce di Merito dell’ordine di Malta e in seguito, per l’Editore Gangemi nel 2013, La musica al tempo di Caravaggio.

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