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Bruno Munari

I colori della luce – The colours of light

Facing English text

Formato: 22 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 144

Anno edizione: 2019

ISBN: 9788849236996

EAN: 9788849236996

UB. INT. : T438f V12f V53b

Contenuto

Il volume ripercorre, in tre sessioni fra loro connesse, uno specifico corpo di lavori di Munari, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata, realizzate negli anni Cinquanta del secolo scorso, con cui l’artista porta a compimento la sua ricerca volta a conquistare una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell’opera.

La prima sessione del catalogo, intitolata Da un passato futurista a un futuro programmato, contiene gli interventi critici dei due curatori, che inquadrano l’origine del pensiero munariano, tra avanguardia futurista (dal polimaterismo al tattilismo) e arte programmata, al cui statuto l’artista giunge proprio attraverso le proiezioni di luce che rappresentano il punto più alto della sua sperimentazione, ponendosi come ponte tra la meccanica e l’elettronica.

Segue una seconda sessione, corredata da un articolato apparato iconografico e documentativo, dedicata alla Digitalizzazione delle Proiezioni a luce polarizzata.

Conclude la terza sessione, Testimonianze, che include testi di Giuseppe Morra, Direttore del Museo Hermann Nitsch, e di Giuseppe Furlanis, Direttore dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze. Al primo è affidato il racconto dell’esperienza della mostra Sculture nella città (1990), durante la quale una selezione di opere in metallo di grandi dimensioni realizzate da Munari è stata esposta sul lungomare e in altri luoghi di Napoli. Nella sua testimonianza Furlanis qualifica Munari come “poeta della semplicità”, rivolgendo particolare attenzione al suo metodo di ricerca e all’aspetto pedagogico della sua pratica artistica.

Un progetto editoriale che offre una rilettura poliedrica dell’opera di Munari, focalizzandosi su opere che hanno sfidato la storia e la critica d’arte, rimanendone ai margini in attesa di una loro ponderata rivalutazione.

In Mostra presso la Fondazione Plart, Napoli dal 29 novembre 2018 al 20 marzo 2019

L’uso di una materia che prende corpo nello spazio e che rende visibile una cosa che prima non si conosceva, questo potrebbe essere anche un raggio di luce. Tutto questo si collega poi con la luce polarizzata e quelle cose lì, che sono momenti di trasformazione di un’immagine che prima c’era e che poi non ci sarà più. Ma più che altro io penso che quello da considerare sia il passaggio di una forma attraverso una metamorfosi, allora non si ha più una forma definita ma un momento di passaggio da una forma ad un’altra.

The use of a material that takes form in space and makes visible something that was not known before, it could also be a ray of light. This is linked to the polarised light and all those things, which are moments of transformation of an image that was there before and then there will be no more. But, more than anything else, I believe that we should take into consideration the passage of a form through a metamorphosis, so that there is no longer a definite form but a moment of transition from one form to another.

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