Schizzi romani 2 / Roman sketches 2

Con il Covid Roma mi è parsa ancora più bella. Città deserta, quasi proibita, bagnata dal sole, in un silenzio irreale, offerta agli sguardi come non lo era mi stata. Scorci nuovi, angoli mai visti prima; pian piano si sono riaperte anche le amate terrazze amiche. Vagando con il mio astuccio mi fermavo sovente; ho persino aggiunto qualche sfumatura dei caldi colori di Roma. Pochi pezzetti di matita colorata, un goccio d’acqua e il mio vecchio pennello. A parte un breve soggiorno a Capri, sempre incantevole, non mi sono mai mossa da Roma. Quando tutto era veramente chiuso facevo venticinque piani di scale, per muovermi un po’. Ho scarabocchiato anche loro. I pochi bellissimi giorni capresi non potevano mancare.

With the arrival of Covid, Rome seemed even more captivating. A deserted city bathed in sunlight, surreal silence, abandoned streets, the sight of which had never been so clear. I discovered new glimpses and corners never seen before. As months went by even my beloved friends’ terraces reopened. Wandering through the city I would stop often to draw, adding here and there some shades of the warm colors of Rome with bits of coloured pencils, a drop of water and my old paintbrush. Apart from a brief stay in Capri, always enchanting, I never left Rome. When everything was closed my daily strolls were replaced by twenty five flights of stairs (I live on the 5th floor) just to move a bit. I sketched those too as I did with the lovely Capri days.