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Diari dell’Arte Levante

Bari 1960-1980

Autori: Marino Pietro

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 208

Anno edizione: 2021

ISBN: 9788849241303

EAN: 9788849241303

UB. INT. : T700A V53E

Contenuto

Dal mio discorso avrai tratto la conclusione che la vera Berenice è una successione nel tempo di città diverse, alternativamente giuste e ingiuste. Ma la cosa di cui volevo avvertirti è un’altra: che tutte le Berenici future sono già presenti in questo istante, avvolte l’una dentro l’altra, strette pigiate indistricabili.
Italo Calvino
Le città invisibili

Nel 1970 l’apertura dell’Accademia di Belle Arti di Bari si collocò al centro di un ventennio di crescita impetuosa del capoluogo della Puglia. Un sogno di modernità connesso al boom italiano del dopoguerra, che però conobbe presto la sua crisi di identità e di ruoli. Sogno e crisi investirono, lungo gli anni ’60 e ’70 del Novecento, i movimenti locali degli artisti, combattuti fra spinte all’innovazione e resistenze della tradizione. Le iniziative per un sistema dell’arte con i suoi premi e mostre e i progetti incompiuti di strutture pubbliche per la cultura della visione. L’eccezionale proliferazione di gallerie private, fra tensioni al cambiamento e rincorsa ai gusti presunti del pubblico. Questa avventura singolare dell’arte nel Sud è rievocata in prima persona, quasi al modo di journal o di mémoire autobiografica, da Pietro Marino al compimento dei suoi 90 anni. Testimone, protagonista e complice di quanto avvenne: come giornalista, critico e operatore d’arte a tutto campo, e docente dell’Accademia di Bari proprio negli anni di fondazione. Una narrazione appassionante anche per immagini, tesa a ricostruire con vivezza di ricerca documentaria, storie esemplari di un’arte “levante”. A significare i destini ambigui di una Città.

Pietro Marino, nato a Bari nel 1931, laureato in Lettere, è giornalista professionista, critico d’arte, docente di storia dell’arte. Ha scritto dal 1962 al 2021, per il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” di cui è stato anche vicedirettore, condirettore, direttore editoriale. Titolare di cattedra di Storia dell’Arte nelle Accademie di Belle Arti di Lecce e Bari dal 1968 al 1980. Una attività didattica proseguita con cicli di lezioni e conferenze. Promotore di cultura del contemporaneo e dell’arte come servizio pubblico, è stato segretario della Mostra nazionale di Pittura – Biennale d’Arte del “Maggio di Bari” dal 1956 al 1966; segretario di ExpoArte (Fiera internazionale d’arte contemporanea di Bari) nei due primi anni di fondazione, 1976-1977. È stato anche presidente del Comitato scientifico della Fondazione Pino Pascali nel 2017-2019. Ha curato grandi mostre collettive e ha presentato artisti pugliesi di ogni generazione, Pascali su tutti. Autore di una mole di saggi per monografie e cataloghi. Dal libro Bari Città Levante, (Adriatica Editrice 1969) ai più recenti Arte Novanta – Cronache dell’ultimo Novecento, (Adda 1999), Bari non ama l’arte? – La Galleria ieri e domani, (Laterza 2001). Ha quattro figlie (da una moglie persa nel 1986) e quattro nipoti. Le opere d’arte a cui più tiene.

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