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Taranto, il mare e la cenere

Arte e istituzioni 1970-2023

Autori: Marino Pietro

Formato: 16,5 x 23,5 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 288

Anno edizione: 2024

ISBN: 9788849251814

EAN: 9788849251814

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Contenuto

Detto questo, è inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.

(da Italo Calvino, Le città invisibili)

Il presente volume di Pietro Marino si presenta con un titolo che richiede spiegazioni. Con Taranto, il Mare e la Cenere s’intende significare un trittico di protagonisti reali e simbolici di una storia complessa in cui si sono intrecciati conflitti e desideri, nostalgie e progetti, speranze e fallimenti di una comunità con propri e forti caratteri identitari all’interno del sistema Puglia. Identità secolare forgiata nella natura e nella cultura del Mediterraneo e messa in crisi dall’insediamento in tempo moderno di una industria dell’acciaio e del carbone che ha segnato nel profondo con le sue alterne vicende la società e l’ambiente, sino a cambiarne connotati e destini. Quindi una ricerca mirata a ricostruire le operazioni della cultura visiva tarantina come imprese di valenza comunitaria non ha potuto esimersi dal riconoscere gli incroci con le vicende del Siderurgico, come della politica e delle amministrazioni locali Per questo la meticolosa ricognizione dei più significativi eventi – mostre, performances, incontri, convegni, libri – dagli anni ’70 ai nostri giorni nella città di Taranto e nei centri più attivi della provincia, ha tenuto d’occhio i contesti sociali e gli sfondi storici in cui si sono svolti, e le relazioni dirette o indirette tra arti della visione e altri linguaggi. Una trama elaborata con un metodo di critica narrativa che prova a sottrarre i personaggi, le loro opere e operazioni, dalle astrazioni del manualismo e del formalismo. Ma sono le vicende in sé a confermare il coinvolgimento dell’arte nella vita della società tarantina, con risvolti appassionati, a tratti drammatici. Pietro Marino ne è stato testimone informato, anche per la sua esperienza giornalistica. Giornalista acuto e osservatore appassionato era Alessandro Leogrande, assunto dall’autore come guida empatica dei suoi percorsi nel labirinto tarantino. Ne risulta una offerta di lettura della cultura visiva in Puglia consapevole della sua collocazione nel nostro tempo globale. Con le sue memorie, i suoi dubbi e le sue inevitabili scelte.

Pietro Marino è nato a Bari il 20 ottobre del 1931. Laureato in Lettere, è giornalista professionista, critico d’arte, già docente accademico di storia dell’arte. Promotore di cultura del contemporaneo e dell’arte come servizio pubblico. Scrive dal 1962 per il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, di cui è stato vicedirettore, condirettore, direttore editoriale. Collabora a riviste nazionali d’arte, tra cui Segno. È stato titolare di cattedra di Storia dell’arte nelle Accademie di Belle Arti di Lecce e di Bari dal 1968 al 1980. Ha curato master, corsi seminariali di aggiornamento e approfondimento, lectures, per Università e Istituzioni di cultura. È stato segretario della Mostra nazionale di Pittura – Biennale d’Arte del “Maggio di Bari” dal 1956 al 1966; segretario di ExpoArte – Fiera internazionale di arte contemporanea di Bari – negli anni di fondazione, 1976-1977. Rappresentante della Regione Puglia nel comitato del Ministero Beni Culturali per la costituzione della Biennale del Mediterraneo (Napoli-Palermo-Bari), 1985; rappresentante del Comune di Bari nel Consiglio di amministrazione dell’Università di Bari, 1994-1995. Componente del Comitato scientifico del costituendo Arsenale Mediterraneo per le Arti Contemporanee di Taranto dal 2005 al 2009; presidente del Comitato scientifico della Fondazione Pino Pascali di Polignano nel 2017-2019. Ha curato e presentato rassegne di arte contemporanea e mostre collettive e personali di artisti pugliesi di ogni generazione. Autore di monografie su diversi artisti pugliesi e di molteplici saggi per libri e cataloghi. Sue pubblicazioni più recenti: Arte Novanta – Cronache dell’ultimo Novecento (Adda 1999), Bari non ama l’arte? – La Galleria ieri e domani (Laterza 2011), Diari dell’Arte Levante – Bari 1960-1980 (Gangemi 2021).

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