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Diario di Bordo Scoppa

Frammenti di un patrimonio perduto

Formato: 15 x 21 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 64

Anno edizione: 2025

ISBN: 9788849253597

EAN: 9788849253597

UB. INT. :

Contenuto

Un libro come il Diario di bordo Scoppa. Frammenti di un patrimonio perduto può giovare ad accrescere la consapevolezza di quanto il patrimonio diffuso e i suoi ‘travasi’, come quelli dalla Certosa di Serra San Bruno a Palazzo Scoppa, possano dirci della tormentata storia delle nostre terre e della ricchezza del nostro patrimonio culturale.

Salvatore Settis

“Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino” (W. Goethe)

Con una scrittura intima, delicata, talvolta polemica, l’autrice del “Diario di bordo Scoppa. Frammenti di un patrimonio perduto” prova a ricucire gli “strappi” della sua terra d’origine, la Calabria, e, in una sorta di sdoppiamento “riparativo”, anche i suoi.
L’occasione le si presenta in un giorno insolitamente nebbioso di maggio, grazie all’incontro fortuito con un edificio antico, il Palazzo Scoppa di Sant’Andrea sullo Jonio, che malgrado la sua storia centenaria e la sua bellezza, come moltissimi beni storici di questa regione del Sud, versa in uno stato d’abbandono.
La dimora ottocentesca, appartenuta alla “controversa” Baronessa Enrichetta Scoppa, vittima di un’oscura leggenda che l’autrice ricompone nella sua verità storica, è conosciuta soltanto dai cittadini andreolesi, che non riuscendo a metterla in salvo con un progetto di restauro né con un adeguato piano di valorizzazione, la presidiano “gelosamente” per organizzare alcuni eventi culturali stagionali.
Il Palazzo di Enrichetta Scoppa, diventato dai primi del ‘900 convento delle Suore Riparatrici, meriterebbe però molto di più, per le sue origini antiche, per la bellezza degli arredi e dello splendido loggiato nonché per una ricca collezione di quadri e oggetti rari.
L’autrice, storica dell’arte, ne è convinta, per questo motivo si mette sulle tracce di Enrichetta e del suo maestoso Palazzo.
Mano a mano questo “caso” diventa sempre più intrigante. Un giorno, per pura combinazione, s’imbatte negli indizi di uno scandalo che ha sconvolto le sorti della famiglia e nel mistero di certi documenti nascosti e inaccessibili che, se visti, chiarirebbero la natura della donazione del Palazzo consentendo probabilmente di salvarlo.
Però sono in molti a non volerlo e la reticenza dei cittadini e delle religiose che adesso abitano nel Palazzo è molta, perciò ricorre a uno stratagemma: “sotto mentite spoglie”, come una vera detective, inizia la sua “insospettabile” indagine.
Parte così la sua avventura dentro il Palazzo perché, nel giro di poco tempo, prende in affitto un piccolo appartamento dentro le sue mura (che condividerà con il suo gatto), persuasa (ma in parte si sbaglierà) che da quella posizione privilegiata possa meglio catalogare i suoi pezzi, svelare i suoi misteri, sciogliere dubbi e intrighi.
Tra avventure straordinarie e peripezie rocambolesche, che una dietro l’altra la porteranno fuori dal Palazzo e da Sant’Andrea, compie, anche clandestinamente, visite, escursioni e sopralluoghi nell’archivio di Serra San Bruno, nella Certosa stessa e negli altri luoghi legati agli Scoppa: riuscirà rovistando tra libri e documenti, a “scoperchiare” alcune scomode verità su ciò che è d’intralcio per il riconoscimento del valore della dimora Scoppa e, ancor più importante, della Calabria.
Scoprirà che persino dove manca “memora” storica e senso di “identità” civico c’è ancora possibilità di “redenzione”.
Ma nulla è perduto anche per una terra come la sua che nasconde ogni bellezza “tra le sue crepe”.
Tutto allora si può ricucire grazie alla magia delle parole.
E questo diario finisce per diventare un esempio di come la vita, per lei e per le donne dopo di lei, possa ricominciare ogni volta che si prova a ricongiungere i propri “frammenti”.
“Siamo una terra invisibile, sotterranea, siamo la terra della bellezza nascosta tra le crepe”.

Anna de Fazio Siciliano è storica e critica d’arte. Si è formata fra Bologna (Università Alma Mater) e Roma (Museo Galleria Borghese). Scrive per le principali riviste di settore (Finestre sull’Arte, Exibart, Art e Dossier). Ha pubblicato con Luigi Pellegrini Editore Il gusto Egizio (2021), con prefazione di Domenico Piraina, esito della collaborazione con la Direzione della Galleria Borghese, e con Rubbettino, una monografia dedicata a Giulio De Mitri, affermato artista contemporaneo, nel 2022. È in corso un’altra pubblicazione dedicata al Cammino del Normanno in Calabria.

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