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Villa Grazioli e la Galleria dipinta da Giovanni Paolo Panini

Formato: 24 x 22

Legatura: Filorefe

Pagine: 192

Anno edizione: 2026

ISBN: 9788849254334

EAN: 9788849254334

UB. INT. :

Contenuto

Villa Grazioli, gemma del territorio tuscolano, è qui analizzata nel suo divenire storico e con riferimento ai caratteri architettonici e alla decorazione pittorica. Un focus particolare è sulla Galleria dipinta da Giovanni Paolo Panini, di cui si presenta lo studio propedeutico al restauro e la sua realizzazione.

Questo libro è dedicato ai miei genitori, Luigi e Maria Luisa, e ai miei zii, Carlo e Laura, ai quali devo più di quanto le parole possano esprimere. Da loro ho appreso la costanza nel perseguire gli obiettivi, ma soprattutto la passione per il bello e il rispetto profondo per coloro che lo creano.
È grazie a questo patrimonio affettivo e morale che ho potuto affrontare le sfide, spesso immense, che accompagnano ogni percorso di conoscenza e di restauro.
Ricordo con nitidezza l’anno 1987, quando vidi per la prima volta Villa Grazioli. Fu un incontro che lasciò in me un segno indelebile: la fascinazione per lo spettacolo della bellezza perduta.
I segni del tempo avevano cancellato gran parte di quella magnificenza, lasciando dietro di sé soltanto tracce, frammenti, ombre di ciò che era stato.
Davanti a quelle pareti scrostate, alle decorazioni affioranti sotto strati di incuria, percepii non solo la rovina, ma anche il potenziale della rinascita.
E insieme alla meraviglia, nacque la paura: la consapevolezza dell’enorme lavoro che sarebbe stato necessario per riportare alla luce ciò che sembrava ormai irrimediabilmente perduto.

Quel sentimento misto di timore e di attrazione divenne la scintilla di una lunga riflessione: che cosa significa davvero “restaurare”? Non solo intervenire sulla materia, ma ridare voce al tempo, ascoltare ciò che la storia sussurra attraverso le sue ferite, rispettare l’autenticità senza cadere nella tentazione del rifacimento.
Da allora, ogni progetto, ogni cantiere, ogni incontro con un’opera d’arte ferita è stato un dialogo continuo tra passato e presente, tra etica e estetica, tra memoria e rinascita.
Questo libro nasce da quella prima emozione e dal desiderio di condividere un percorso di studio, esperienza e devozione verso l’arte e il restauro. È una testimonianza di come la bellezza, anche quando sembra svanita, possa essere ritrovata — se la si guarda con rispetto, conoscenza e amore.

The secret of success is constancy to purpose
Benjamin Disraeli

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