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Antonio da Viterbo alias Pastura

Aspetti inediti della tecnica esecutiva nelle opere di Viterbo, Orvieto, Canino, Tarquinia, Nepi, Roma

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 64

Anno edizione: 2020

ISBN: 9788849238839

EAN: 9788849238839

UB. INT. : T424F V50e

Contenuto

Lo studio della produzione artistica e della personalità del Pastura è stato condizionato dal linguaggio figurativo umbro, che caratterizza tutte le sue opere a tal punto da cucirgli addosso l’epiteto di “Pittore Umbro”. Questo testo, per la prima volta, vuole cambiare il tipo di approccio analizzando la materia pittorica delle sue opere; chiaramente tale approccio assume un valore scientifico nel momento in cui l’analisi ha come oggetto le opere autografe. Questa circostanza si è concretizzata con il restauro di due delle poche opere documentate dell’artista viterbese, restauri di cui siamo stati autori. È grazie a questa esperienza che è maturata la conoscenza delle tecniche esecutive e dei vezzi pittorici dell’artista, che insieme costituiscono il suo modus operandi riconoscibile in tutte le sue opere e soprattutto in quelle a lui soltanto attribuite.

Davide Rigaglia ha conseguito la laurea all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma (ICR), opera dal 2010 nel settore del restauro e conservazione dei beni culturali. È impegnato dal 2012 nel restauro delle opere danneggiate dal sisma che il 6 aprile del 2019 ha stravolto l’Abruzzo e in particolar modo la città dell’Aquila che l’ha visto titolare del restauro di tutti gli apparati decorativi interni della Basilica di Collemaggio. Nel 2013 Restaura i frammenti marmorei provenienti dal gruppo scultoreo dell’Annunciazione realizzato da Antonello Gagini per il Santuario di Mompilieri (CT). Tra il 2016 e il 2017 ha curato il restauro del ciclo di affreschi di Antonio da Viterbo (1509) presso il duomo di Tarquinia (VT). Nel 2018 lavora al restauro del monumento funebre in marmo di Felice Guglielmi realizzato nel 1897 da Giulio Tadolini a Civitavecchia (RM). È stato coautore di diverse pubblicazioni: Saru Spina. Percorso artistico e dipinti murali inediti (2013), Il mosaico risorto. Un inedito di Cesare Nebbia tra restauro e valorizzazione (2010), L’edicola, la chiesa, la basilica: il restauro della di San Giuseppe Artigiano sulle tracce della chiesa di San Biagio di Amiternun (2016).

Valentina Romè ha conseguito la laurea all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma (ICR), con specializzazione nel restauro delle superfici decorate dell’architettura e con una tesi che ha avuto come oggetto il restauro dei dipinti murali della sacrestia vecchia di San Pietro in Vincoli a Roma. Opera dal 2016 nel settore del restauro e conservazione dei beni culturali. Tra il 2016 e il 2017 ha curato il restauro del ciclo di affreschi di Antonio da Viterbo (1509) presso il duomo di Tarquinia (RM). Nel 2018 lavora al restauro degli affreschi medievali a tema civico conservati presso il palazzo comunale di Orvieto, e al restauro del monumento funebre in marmo di Felice Guglielmi realizzato nel 2018 da Giulio Tadolini a Civitavecchia (RM).

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