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antoniofioreUFAGRÀ

dal post-futurismo alla cosmopittura con i futuristi della sua collezione da Balla a Dottori

A cura di: Baffoni Andrea
Autori: Baffoni Andrea

Formato: 24 x 28 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 96

Anno edizione: 2018

ISBN: 9788849236897

EAN: 9788849236897

UB. INT. : T453E V12c V56a

Contenuto

Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, è considerato dalla critica specialistica l’erede dei futuristi dell’ultima generazione. Non si considera però un epigono del movimento marinettiano, bensì un continuatore dello spirito futurista, lo stesso che gli trasmisero direttamente alcuni protagonisti dell’ultimo Futurismo con i quali ebbe rapporti intensi e fecondi. Fu infatti Sante Monachesi nel 1978 ad indirizzarlo verso la ricerca post futurista facendolo aderire al Movimento AGRÀ che aveva fondato nel 1962, battezzandolo futuristicamente UFAGRÀ (Universo Fiore AGRÀ). Conobbe anche Francesco Cangiullo, famoso poeta parolibero futurista, che gli trasmise suggestioni per i contenuti delle opere della prima stagione. Con Elica e Luce Balla, le figlie del Maestro del Futurismo, il pittore di Segni e la sua famiglia hanno vissuto una lunga, cordiale e feconda amicizia tessuta anche fra i ricordi entusiasmanti della vicenda futurista del padre. Infine, ha avuto rapporti con Mino Delle Site e Osvaldo Peruzzi, futuristi dell’ultima generazione e, soprattutto, con Enzo Benedetto, futurista anche lui che con la Dichiarazione Futurismo Oggi del 1967 sancì la continuità ideale del Futurismo. A Fiore Benedetto lasciò idealmente il testimone della continuità dell’ideale marinettiano. Tali contatti con i futuristi sono documentati dai diari di molti anni fa della moglie dell’artista, Maria Pia. In occasione di questa importante mostra al Palazzo del Monte Frumentario di Assisi, promossa dal Comune di Assisi in occasione degli ottanta anni dell’artista e dei quaranta con la pittura, i curatori hanno ridefinito la sua cosmopittura come linguaggio evolutivo di un’idea che esplora spazi siderei non conosciuti, dove l’artista immagina colori e forme fiammeggianti che fluttuano magmaticamente nel vuoto.

MASSIMO DURANTI Nato Perugia nel 1947, laureato all’Università di Perugia, dopo alcuni anni di insegnamento, è stato dirigente per trenta anni di servizi culturali e della comunicazione della Regione Umbria. Critico d’arte, pubblicista, negli anni Settanta collabora con quotidiani e riviste specializzate, in particolare con “Arte”, “Arte In”, “TerzOcchio”, “Obiettivo Impresa” e con il “Corriere dell’Umbria”. Di “ContemporArt” è stato direttore responsabile dal 2011 al 2017. Ha collaborato con Alitalia dal 1999 al 2005 per mostre e pubblicazioni di “Alitalia per l’arte”. Esperto di Futurismo e di avanguardie storiche, ha pubblicato numerosi saggi ed articoli. Ha messo in luce e pubblicato nel 2001 la prima versione del “Manifesto dell’Aeropittura” di Mino Somenzi in occasione della mostra “Futurismo 1909-1944” al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Ha curato il Catalogo generale dell’opera di Gerardo Dottori e firmato monografie di Osvaldo Peruzzi, Alessandro Bruschetti, Leandra Angelucci Cominazzini esponenti del Futurismo, e di Giuseppe De Gregorio. Ha firmato decine di mostre e di cataloghi per istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero, fra le quali molte dedicate al Futurismo, all’Aeropittura. In particolare ha curato: “Futurismo, prodromo del centenario”, Marcon (Venezia), 2007; “Piety and pragmatisme: Spiritualism in Futurist Art”, Estorick Collection, London, 2007. Ha tenuto numerose conferenze e lezioni in Italia e all’estero. Nel 2004 ha fondato gli Archivi Dottori dei quali è presidente. È curatore della Raccolta Dottori di Palazzo della Penna del Museo civico del Comune di Perugia. È Accademico d’onore dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia del cui consiglio è stato membro e Vice presidente. È socio della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria. È stato membro del Consiglio direttivo e tesoriere dell’ASU (associazione stampa umbra). Dal 2017 è Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti essendo poi stato eletto nel Consiglio di Disciplina Nazionale. Ha ricevuto il Premio speciale della giuria per la sezione Critica d’Arte del XIII Premio Sulmona 1998 e nel 2009 Premio Tular.

ANDREA BAFFONI, storico e critico d’arte, dottore di ricerca in storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia. Membro del comitato scientifico agli Archivi Gerardo Dottori di Perugia. Direttore della rivista di arte contemporanea ContemporArt. Arte & Cultura. Ha svolto numerosi studi sul Futurismo, con mostre e saggi: Catalogo generale Gerardo Dottori (2006); Futurismo prodromo del centenario, Marcon (2007); Alessandro Bruschetti futurismo aeropittorico e purilumetria, Perugia (2009); Gerardo Dottori The Futurist View, Londra (2014); Dottori, Chagall, Soutine, Khodasevich-Léger, Minsk (2017); Early Prampolini first manifestos and theatre projects of the 1910s, Lotz (2017). Nel 2015 ha pubblicato il volume “Contro ogni reazione”, Enrico Prampolini teorico e promotore artistico, Lantana, Roma. Nel 2012 la monografia Adele Galeotti Rasetti. Vita e opere di un’allieva di Giovanni Fattori, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia. Per Antonio Fiore ha curato le mostre: Antonio Fiore dal neo-futurismo AGRÀ alla cosmopittura, Perugia (2012); Sinfonia di tempeste spaziali, Roma (2013); Forme gioiose nell’immenso cosmo, Latina (2015); e ha redatto la prima cronologia ragionata dell’artista.

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