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Archeologia e Progetto – Archaeology and project

Paesaggi antichi lungo la via Clodia. Tesi di laurea nella Facoltà di Architettura - Ancient landscapes along the Via Clodia. Dissertations in the Faculty of Architecture

A cura di: Franciosini Luigi

Facing English text

Formato: 24 x 30 cm

Legatura: Spillato

Pagine: 112

Anno edizione: 2014

ISBN: 9788849228199

EAN: 8849228198

UB. INT. : T444D V00g V15g V27b

Contenuto

È un paesaggio culturale, opera congiunta della natura e dell’uomo, quello che a metà Ottocento George Dennis raccontò nelle Cities and cemeteries of Etruria, in una visione romantica di rovine, memorie e misteri, illustrata dai suoi schizzi e da quelli dell’amico pittore Samuel James Ainsley.
Se ne percepiscono ragioni e tratti peculiari soltanto camminandovi dentro senza sosta come fece Dennis, viaggiatore ed esploratore britannico già abituato ad analoghe fatiche in Portogallo e in terra di Andalusia. Ricognizioni, citazioni antiquarie, racconti e disegni realizzati con la camera lucida gli permisero di individuare e studiare le identità dei luoghi e di raccontarle a studiosi, turisti e studenti di allora. E con tutti loro, alla fine della prefazione, si scusava per l’incompletezza e i possibili errori spiegando con le parole di Plinio il Vecchio quanto fosse difficile “trovare il senso di ogni cosa e prendere ogni cosa nel suo vero senso”.
Alla ricerca e alla rivelazione del senso dei paesaggi antichi, alcuni un tempo lungo un percorso che poi prese il nome di via Clodia – Cerveteri e Tarquinia, San Giovenale, Luni sul Mignone e Norchia -, contribuisce il lavoro che segue, frutto dell’amore di Luigi Franciosini per questi luoghi e dell’attenta e appassionata attività di ricerca e formazione da lui promossa nel Dipartimento di Architettura di Roma Tre. I progetti e gli studi delle tesi di laurea, i disegni e i plastici soprattutto, raccontano natura, orografia e architettura sepolcrale, strade, forre, fossi e pianori, rocce tufacee della terra e dell’uomo.
È uno degli sguardi possibili, un modo di riscrivere oggi il paesaggio degli Etruschi e di raccontarlo a chi lo percorre, dopo secoli di oblio o di trasformazione, in coda alle ricostruzioni poetiche e materiali che lo hanno reinventato dal Settecento in poi, dall’antiquaria alla scienza storica e archeologica, alla letteratura di pilgrimage e alla poesia di Dennis, Carducci, Lawrence, Cardarelli e Huxley, ai restauri novecenteschi di Raniero Mengarelli, instancabile nuovo artefice della Necropoli della Banditaccia.
Anche la cultura contemporanea degli architetti può declinare con diversi accenti il suo amore per questi luoghi e dedicare al paesaggio dell’Etruria meridionale sguardi e azioni di valorizzazione capaci di affiancare archeologia, scienze del patrimonio e del territorio, restauro e progetto del paesaggio e dell’architettura.
Ne sono un esempio di grande interesse le tesi che qui si pubblicano, un’esperienza didattica che prende le mosse da un finanziamento regionale del 2010-2012 per una ricerca dal titolo Regione Lazio: luoghi d’identità diffusa per il turismo culturale che Alessandra Carlini e Paola Porretta hanno svolto per due anni sul territorio della Tuscia, come è brevemente riassunto nel loro testo.
Su questo tema nuove pubblicazioni di studi e di tesi sono in programma e diverse iniziative sono in corso nelle attività didattiche e di ricerca delle lauree magistrali e del terzo livello del Dipartimento di Architettura, anche in risposta ai numerosi progetti di valorizzazione che strutture ministeriali, Regione Lazio e associazioni promuovono in questi mesi.
La ricerca sul paesaggio culturale è ancora all’inizio e si presenta come un orizzonte molto promettente di attività universitaria multidisciplinare e interdipartimentale, capace di istruire una programmazione integrata di valorizzazione del territorio storico e del suo patrimonio: gli studi e i progetti architettonici pubblicati in questo volume ne sono un bellissimo esempio e costituiscono un modello di integrazione tra ricerca e didattica.

A “cultural landscape” is the result of many natural and anthropic
stratifications. During the 19th Century several researchers studied,
represented, reinterpreted and poetically described such type of
landscape. This book collects architectural degree theses dealing with
the ancient landscapes along Via Clodia.

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