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Architetture globali solidi fluidi

o del comporre retto e curvo

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 224

Anno edizione: 2002

ISBN: 9788849202557

EAN: 8849202555

UB. INT. : T711D V01e V15g

Contenuto

Il pensiero sulla Globalità ha origini remote, e trova una sua concretizzazione nei testi platonici dove il cosmo coincide con il capo, ove “Urv” o “Urbe” significa sia mondo, città e bello.
Il testo, aggirandosi circospetto tra queste filosofie della globalità, indaga sui fenomeni più significativi che hanno reso possibile una traduzione reale di tali intendimenti, dalle utopie alle distopie, dai teatri del mondo o della memoria, alle “Imago Mundi” alle architetture “Extra terrae” o ai modelli sferici, di cui il Pantheon rimane il testimone più significativo.
L’Architettura Globale rappresenta, soprattutto per il progettista, lo sfondo ideale su cui collocare le sue pur modeste e necessarie architetture. Ma senza tale sfondo, persino questa modesta casa pare orfana, priva di qualunque slancio visionario, priva di qualunque proiezione, sia essa retta o curva o appartenente ai solidi fluidi che modellano le materie.
Ora che il tema del “Global” sembra essere, giustamente, dominante sia nel mondo politico che in quello a noi vicino dell’architettura, ripercorrerne le strategie antiche e contemporanee ci è sembrato utile oltre che necessario se non altro per comprendere noi stessi come soggetti locali nella globalità del mondo duro come pietra impalpabile come i flussi telematici. In fin dei conti, come vuole un architetto, Borchers, vissuto alla “Fine del Mondo”, a Punta Arenas in Patagonia: “Non basta haber nacido y abitar un lugar del planeta para estar en el MUNDO. Como no basta estar rodeado o atareado por las cosas para saber su significato”.

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