Bernini e la pittura
L'artista che ha fatto del bel composto la più compiuta espressione formale
A cura di: Gallavotti Cavallero Daniela
Formato: 21 x 29,7 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 288
Anno edizione: 2003
ISBN: 9788849204896
EAN: 8849204892
UB. INT. : T452A T518c V12e
Contenuto
Nonostante sia trascorso circa un secolo dalle prime attenzioni della critica all’attività pittorica di Gian Lorenzo Bernini e la bibliografia sull’argomento sia ormai amplissima, la costituzione del corpus della pittura berniniana rimane ancora questione lontana dall’essere risolta. E questo per la peculiarità di un esercizio pittorico che per un verso è stato quasi esclusivamente dedicato alla rappresentazione dei familiari e degl’intimi, ben ricordato dai biografi e dalle fonti contemporanee ma non individualmente documentato, e che per altro verso, quello delle commissioni pubbliche, appare di difficile perimetrazione nell’attività globale di un artista che ha fatto del bel composto la più compiuta espressione formale, e della bottega -intesa come insieme di aiutanti e collaboratori – il tramite per la realizzazione materiale delle sue invenzioni.
Daniela Gallavotti Cavallero è professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università della Tuscia. Si è lungo occupata di questioni di arte senese, su cui, oltre a numerosi saggi, ha pubblicato Lo Spedale di Santa Maria della Scala in Siena. Vicende di una committenza artistica (Pisa 1985), e Lo Spedale Grande di Siena. Fatti urbanistici e architettonici di Santa Maria della Scala (con A. Brogi, Firenze 1987). E’ autrice di monografie sull’arte e l’architettura a Roma e nel Lazio (Palazzi di Roma dal XV al XIX secolo, Roma 1989; L’arte a Roma nel secolo XVI – I parte, la pittura 1500-1550, Bologna 1992; Linee del classicismo a Roma nella prima metà del Seicento, Manziana 1995) e di numerosi saggi monografici apparsi su importanti riviste. Membro dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e della giunta direttiva, ne dirige, con Sandro Benedetti, la collana Le chiese di Roma illustrate. In area viterbese svolge attività di ricerca e coordina indagini sull’arte e l’architettura dal rinascimento all’età barocca. Collabora con il Centro di Studi sulla Cultura e l’immagine di Roma.
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