Capri, il segno e il senso
Guida di Capri. Se lo spazio è suggestione...
Autori: Nunziata Rachele, Severino Carmelo G.
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 128
Anno edizione: 1999
ISBN: 9788874489480
EAN: 887448948X
UB. INT. : T449D V01i
Contenuto
Capri è uno dei “luoghi” geografici più conosciuti e frequentati di tutto il pianeta, essendo parte dell’immaginario collettivo “di tutti gli ulissidi che”, per dirla con Alberto Savinio, “attratti dal non mai spento canto delle Sirene, convergono qui dai punti più remoti del globo”, entrando così nella dimensione del mito. Perché? Un luogo non è solo realtà fenomenica, ma è anche, e soprattutto, immagine, costrutto mentale di chi lo percepisce; ed a Capri la qualità della scena ambientale, sfuggendo alla trappola dello stereotipo, s’incunea tra le pieghe del desiderio, forte in ognuno di noi, di identificarsi positivamente con i luoghi e di decodificare e condividerne le regole e i significati, e determina un modello di fruizione in cui predomina la coerenza nell’organizzazione e rappresentazione mentale, la profondità dell’assunzione di senso e l’intensità del sentimento di identificazione e di appartenenza che ne scaturisce. Il presente saggio, composto a due “voci” secondo uno schema di punto e contrappunto, presenta l’isola sotto i due aspetti di natura e cultura, secondo il binomio oggettività/soggettività: da una parte l’isola, la sua natura, nella fisicità e materialità della morfogenetica; dall’altra, Capri, la sua cultura, nella trasformazione operata dall’azione e dall’occhio dell’uomo. Natura e Cultura “inseparabili recto e verso della medaglia paesaggistica” in cui una faccia rappresenta la componente fisica e l’altra la componente percettiva, nell’opposizione peso-leggerezza di calviniana memoria, che come due vocazioni opposte si contendono il campo, l’una “che tende a comunicare il peso, lo spessore, la concretezza”, l’altra “che aleggia sopra le cose come una nube (), un pulviscolo sottile”. Dalla oggettività della morfologia generale del supporto fisico territoriale si passa alla soggettività delle significazioni sociali e culturali dei luoghi e, nella dialettica del rapporto che necessariamente si instaura, emerge la struttura formale del territorio, nella sua organicità di formazione come “insieme unico e indissolubile in perpetua evoluzione”.
Rachele Nunziata è architetto ed insegna Grafica e Storia dell’Arte nella Scuola superiore statale. Svolge attività di ricerca e didattica (anche in ambito universitario come Cultore della materia) sui problemi della comunicazione visiva e della psicologia della percezione, con particolare riferimento alla semiologia grafica. È autrice di saggi ed articoli apparsi su riviste specializzate quali Scena Illustrata, Disegnare, Geografia, Almanacco Caprese
Carmelo G. Severino, laureato in Architettura e in Geografia, è urbanista presso il Dipartimento Politiche per il Territorio Ufficio Progetti Urbani, del Comune di Roma, e si occupa del recupero e della riqualificazione della città consolidata e delle periferie urbane. Svolge da diversi anni attività di ricerca nel campo dei fenomeni territoriali, privilegiando le analisi dei processi formativi delle realtà urbane, con particolare riferimento alle città, piccole e medie, dell’Italia meridionale. Ha pubblicato per l’editore Laterza, nel 1988, il volume “Crotone”, nella serie editoriale “Le città nella storia d’Italia”, diretta da Cesare de Seta e per i nostri tipi, nel 1996, “Enna. La città al centro”.
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