Christoph Bergmann. Le sculture

Christoph Bergmann è nato a Breisach am Rhein
nel 1959. Dopo le prime esperienze nella lavorazione
del legno, ha studiato presso l’Akademie der Bildenden Künste di Monaco, dove in seguito ha ricoperto la carica
di prorettore; da alcuni anni collabora con i maggiori musei di antichità di Monaco di Baviera.
Ha esposto le sue opere in gallerie d’arte ed in musei
di tutta Europa; ora, a Roma, ha allestito una personale
nella prestigiosa sede dei Mercati di Traiano.
La sua attività artistica è fortemente legata alla cultura figurativa antica, cui si ispira riproducendo i modelli statuari più celebri, ma, nello stesso tempo, reinterpretandoli secondo la sensibilità dell’uomo contemporaneo. Le forme classiche sono quindi realizzate con materiali e tecniche moderne, tra i quali trova particolare impiego l’assemblaggio di lastre di alluminio unite da rivetti, normalmente utilizzato nella costruzione degli aeroplani. Gli ideali cui l’umanità ha sempre aspirato, pur nella consapevolezza della loro essenza divina
e quindi della loro irraggiungibilità, sono rappresentati dalle immagini delle divinità greche, che però
sono smembrate e associate ai simboli della scienza moderna, manipolatrice e portatrice di morte.
Le opere dell’Artista comunicano quindi il pericolo dell’uso sbagliato del progresso, e l’eternità dei canoni antichi.
In questo senso, l’esposizione nei Mercati di Traiano si configura come un evento irripetibile, felicemente risolutivo del problematico e spesso neutro rapporto opere-contesto.