Fuori commercio
Comprensorio Tolfetano-cerite-manziate
Specie vegetali tipiche di uso popolare
Autori: Caneva Giulia
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Spillato
Pagine: 16
Anno edizione: 2010
ISBN: 9788849220100
EAN: 8849220103
UB. INT. : T306F
Contenuto
L’area che abbraccia il litorale nord del comune di Roma e il suo entroterra si presenta come un luogo di indiscutibile interesse naturalistico e paesaggistico, ma anche ricco di fascino per la sua storia e le sue tradizioni. Essa si colloca su un antico comprensorio vulcanico, con dolci colline intervallate da fitti boschi mediterranei e prati in cui cavalli e vacche maremmane pascolano liberamente e da cui si possono godere paesaggi indimenticabili. Ad essi si associano anche elementi insoliti come per esempio le praterie delle risorgive sulfuree, delle faggete di bassa quota o i prati a carciofo selvatico e le “perazzete”. La bellezza di questa terra ha incantato l’uomo sin dalla preistoria (si pensi ad esempio al villaggio neolitico della Marmotta presso Anguillara), mentre sono ricche le testimonianze della cultura etrusca e romana. Sono presenti anche notevoli monumenti di periodi successivi (insediamenti monastici e castelli medievali, testimonianze legate alle attività estrattive cominciate nel XV secolo, chiese ed edifici legati al governo dello Stato Pontificio, ecc.). Nel tempo si sono quindi susseguite nel territorio diverse vicende storico culturali che hanno portato alla creazione di un complesso insieme di conoscenze, tradizioni e costumi. Queste conoscenze, generate da uno stretto rapporto della popolazione con la natura, hanno un valore riconosciuto a livello internazionale tanto da essere state incluse nell’insieme del patrimonio culturale intangibile dall’UNESCO. Nonostante la loro importanza, esse ormai non fanno più parte della vita quotidiana ma dei ricordi e soprattutto hanno cessato di essere trasmesse alle giovani generazioni. Poiché conoscere e capire un territorio significa anche conoscere le tradizioni della popolazione che vi abita, per coniugare l’utilizzo delle risorse con la protezione del bagaglio storico-culturale, riteniamo utile evidenziare alcuni aspetti dell’etnobiodiversità, al fine di gestire le risorse naturali con un’ottica orientata non solo alla protezione, ma anche allo sviluppo. Tale contributo vuole essere esemplificativo di una piccola parte degli antichi saperi legati all’utilizzo delle piante, con l’ottica di stimolarne il recupero e la valorizzazione.
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