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Etica dell’informazione nelle relazioni internazionali
A cura di: Cipollone Giulio
Formato: 15 x 21 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 208
Anno edizione: 2007
ISBN: 9788849211917
EAN: 8849211910
UB. INT. : T312A V35h
Contenuto
“La riflessione sull’etica nelle relazioni internazionali apre, per una sua logica interna, allo studio della trasmissione delle notizie e dell’informazione che ne deriva. Si tratta quindi di correlare l’informazione con i principi etici. È un fenomeno che si osserva immediatamente quello che vede il mondo contemporaneo, in certo modo assolutamente diverso dal mondo che lo ha preceduto, proprio per la sua attuale peculiarità di spazio in cui si riversano in mille modi e in tempo reale, da una parte all’altra del pianeta, una inarrivabile mole di notizie. I sociologi ci ricordano che fra i vari impianti di potere, quello ‘di informazione’ è tra i più efficaci e – nell’ambivalenza che lo caratterizza – tra i più temibili. L’uso dell’informazione è quindi uso del potere con tutte le sue conseguenze. Il magistero della Chiesa è attento al ‘corretto’ uso dei media con evidente riferimento al bene della persona, di tutte le persone. Essa, partendo dal Vangelo, crede in un impegno sempre più esteso nel mondo, di trasmissione di ‘buone novelle’ che siano di sostegno e guida, e possibilmente al servizio di ogni uomo, oltre l’appartenenza etnica, nazionale, religiosa, politica e la capacità economica. Da qui le ragioni per la speranza e la comune attesa di un mondo migliore alla cui realizzazione mirano anche i ricchi contributi del seminario qui presentato”.
Franco Imoda, s.j.
“Nella grammatica delle comunicazioni, la parola etica con la sua variata aggettivazione, pur nella proliferazione concettuale e nella macerazione interpretativa, assume un ruolo fondamentale. Gli strumenti di divulgazione, se giustamente sono garantiti della libertà d’informazione in vista della ricerca della verità, sono tenuti a rispettare, con obiettività e lealtà, la dignità umana, lo sviluppo della persona, i diritti dell’uomo e tutti i valori fondamentali. Si tratta di edificare una nuova consapevolezza della responsabilità etica nei singoli individui e nelle collettività. Da qui è necessaria una svolta della ‘parabola mediatica’, legando in forma indissolubile l’etica alla politica, attuando un’etica comunitaria e solidaristica realizzabile attraverso un sapere la propria singolarità in connessione con la relazione interumana, e tentando di conferire ‘un senso al mondo’, poiché è per questa via che si può, e si deve, delineare e fondare un sistema di valori profondi a cui gli uomini, le istituzioni, le comunità possano ispirarsi quali referenti di comportamento nel loro rispettivo agire quotidiano, superando così divisioni di nazionalità, di classe, di cultura e di religione”.
Giuseppe Vedovato
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