Europa, civiltà del costruire

Europa,civiltà del costruire affronta, attraverso i contributi di Giovanni Morabito, Mario Como, Mario Manieri Elia, Arnaldo Bruschi, Claudia Conforti, Sandro Benedetti, Vittorio Nascè, Salvatore Di Pasquale, Fulvio Irace, Fabio Brancaleoni, Vittorio Gregotti, aspetti costruttivi dell’architettura lungo l’arco del secondo millennio, riferiti a diversificati esempi edilizi che nel succedersi dei secoli hanno caratterizzato le modificazioni tecnologiche, tipologiche e stilistiche, quali le costruzioni romaniche, le cattedrali gotiche ed, in particolare, il tempio principale della cristianità, San Pietro a Roma, esaminato in tutto il suo sviluppo costruttivo, oppure i ponti in muratura del Cinquecento, in ferro nell’Ottocento e quelli di grande luce realizzati nel secolo passato, preludio della dimensione limite traguardata per il prossimo futuro, oppure ancora edifici premoderni, moderni e contemporanei, le cui tecniche costruttive impiegate hanno contribuito a generare una sostanziale modificazione sia nella conformazione dell’impianto che nella configurazione espressa dall’involucro.
Una serie di riflessioni sul rapporto tra cultura tecnologica e cultura del progetto nell’intersezione con la modernità, osservato nel periodo rinascimentale, quando la precisione subentra all’empiria; nel Settecento illluminista, quando la Ragione alimenta il motore della Scienza; nel Novecento razionalista, organizzato in senso regolativo dalla misura e dal cartesianesimo lecorbuseriano; nel tempo presente, in cui efficienza spinta delle tecniche, universo informatico, globalizzazione nel mondo della produzione e complessità del progetto, sconvolgendo rapporti sufficientemente consolidati anche nel recente passato, hanno definito un nuovo scenario in cui l’episodio costruttivo ha contribuito a determinare una rinnovata dimensione operativa.