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I processi produttivi nell'edilizia e nell'estimo urbano

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 250

Anno edizione: 1985

ISBN: 9788874480623

EAN: 8874480628

UB. INT. : T813G V03b R

Contenuto

Il settore dell’edilizia costituisce un settore eterogeneo rispetto all’industria capitalistica moderna. Ma anche se questa condizione di “inferiorità” si può far risalire alle caratteristiche del periodo edilizio: la dimensione, l’immobilità, la differenziazione derivante da caratteristiche dell’area, l’eterogeneità tecnica; tutti elementi che hanno in qualche modo rallentato e in parte deviato adeguamento alle tecniche e ai metodi della produzione industriale di massa, non sono queste però le caratteristiche che hanno impedito finora di introdurre anche in questo settore, le innovazioni capaci di far allineare questo agli altri settori. L’ostacolo invece che frena il processo di allineamento consiste in una sorta di circolo vizioso che può essere sintetizzato in questo modo: si produce così, perché si costruisce così, si costruisce così, perché si progetta così, e si progetta così perché si produce così. Intendo dire che, al massimo, se non si interrompe questa spirale, lo sviluppo tecnico, sarà utilizzato, dal settore edilizio, così come d’altro canto esso sta facendo, limitatamente allo scorporo di lavorazioni affidate alle imprese dotate di attrezzature e competenze più o meno specializzate, e alla produzione di materiali e beni intermedi funzionalmente e tecnologicamente complessi. Ma la strozzatura, l'”imballo”, si verifica nel cantiere in quanto è qui che confluiscono, ad un certo punto, per essere combinati, i risultati produttivi di una atomizzazione di attività più o meno industrializzate: non si verifica cioè nel cantiere la prosecuzione (attraverso l’apertura di una nuova linea di produzione), dell’attività di processo, successiva a quelle di officine, in termini di efficienza economica.

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