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Giuseppe Salvatori – Elvio Chiricozzi – Andrea Aquilanti – Davide Dormino – Felice Levini
Opere - Works
A cura di: Viesti Floriana
Autori: Dambruoso Alberto
Facing English text
Formato: 24 X 22 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 94
Anno edizione: 2015
ISBN: 9788849230871
EAN: 8849230877
UB. INT. : T702B V43g
Contenuto
Il titolo di questo testo, andando contro le leggi della logica matematica, non dà vita a un’effettiva moltiplicazione algebrica ma dà come risultato quello di una testimonianza in forma critica di un’innovativa e al contempo intelligente operazione artistica che ha avuto luogo tra il 2013 e il 2014 all’interno della nuova sede della galleria d’arte contemporanea De Crescenzo & Viesti a Roma. Qui, dall’incontro tra trentasei collezionisti, due galleristi, un critico e cinque artisti, i cui nomi sono quelli di Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino e Felice Levini, sono nate altrettante cinque mostre personali, ognuna delle quali anticipata da un’anteprima in cui ogni singolo artista ha apposto su di un’unica parete della galleria trentasei opere di piccolo formato, ciascuna delle quali destinata ai rispettivi trentasei collezionisti cofinanziatori del progetto. I tempi cambiano e l’arte, che da sempre si è posta in una prospettiva di stringente puntualizzazione e in molti casi anche d’anticipo sugli stessi, senza con ciò essere necessariamente e a tutti i costi d’avanguardia (almeno nella sua accezione originaria), si trasforma e trova un modo proficuo di cooperazione organizzandosi all’interno di sé stessa. Nello specifico, avviene che nel periodo di profonda crisi economica vissuto negli ultimi anni anche dal mondo dell’arte, i diversi attori, protagonisti che ne fanno parte (nel nostro caso due galleristi, cinque artisti, un critico e trentasei collezionisti), facciano quadrato e trovino un punto d’intesa attorno a un’idea circolare che pone tutti quanti in una relazione di strettissima interdipendenza nella condivisione dell’evento artistico. Dalla presentazione delle trentasei opere scelte singolarmente dai rispettivi trentasei collezionisti alle mostre personali ciascuna pensata appositamente per lo spazio della galleria, dai momenti conviviali scaturiti dal dopo mostra agli incontri con gli artisti nei loro studi, tutta la stagione è stata vissuta all’insegna della continua partecipazione attiva di tutte le figure coinvolte nel progetto, dimostrando che l’arte nonostante tutto e tutti, non solo tiene ed è capace di resistere anche nei momenti di maggiore criticità, ma soprattutto è ancora in grado di generare nuove ed inedite visioni del mondo, guardando avanti e ponendosi in questo modo come baluardo e faro dei valori etico-estetici della società.
The title of this text, going against the laws of mathematical logic, does not give rise to an actual algebraic multiplication, but results in a critical testimony to an innovative and, at the same time, intelligent artistic operation that took place between 2013 and 2014 within the new premises of the contemporary art gallery De Crescenzo & Viesti in Rome. Here, from the encounter among thirty-six collectors, two art gallery managers, one critic and five artists, whose names are Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino and Felice Levini, five solo exhibitions were born, each of which preceded with a preview in which each artist exhibited on only one wall of the gallery thirty-six works of small size, each destined for the respective thirty-six collectors who co-funded the project. Art, which has always put itself in a perspective of persuasive definition of the changing times and, in many cases, has even preceded these, without thereby necessarily and at all costs be avant-garde (at least in the original sense of the term), changes and finds a profitable way of cooperating through self-organization. In the specific instance, it so happens that in the period of deep economic crisis experienced in recent years also by the art world, the different actors or protagonists that are part of the latter (in our case two gallery managers, five artists, a critic and thirty-six collectors) close ranks and find a point of understanding around a circular idea that puts everyone in a relationship of narrow interdependence in the sharing of the artistic event. From the presentation of the thirty-six artworks individually chosen by the respective thirty-six collectors to the solo exhibitions, each designed specifically for the gallery space, from the convivial moments originated from the post-exhibition reception to the meetings with the artists in their studios, the whole season was experienced in the constant active participation of all those involved in the project, proving that art, despite all odds, not only holds on and is able to withstand even the most critical moments, but mostly it is still in the position to generate new and innovative visions of the world, looking ahead and, in this way, putting itself as a bulwark and beacon of the ethical-aesthetic values of society.
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