Fuori commercio

Gli scarti…”tipi”…facili

Dove si narra dell'utilizzo di excel per il calcolo della ripetibilità e dell' incertezza delle misure variabili con la concentrazione

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 64

Anno edizione: 2008

ISBN: 9788849215069

EAN: 8849215061

UB. INT. : T456G

Contenuto

Nel lungo e talvolta tortuoso itinerario della valutazione dell’incertezza di misura non a tutti è dato di procedere speditamente. Certamente ci riesce Michele Rapillo che può avvalersi di una lunga e diversificata esperienza operativa per fare da “Guida” a tutti coloro che in Laboratorio, alle prese con un determinato test analitico, debbono necessariamente produrre un risultato completo.
Come in un’ escursione lungo un aspro sentiero di montagna, in due si procede meglio e Rapillo ha appunto scelto di procedere assieme ad un compagno di escursione, simpatico ma, come spesso capita nella vita, alquanto arrugginito per quanto riguarda i ricordi universitari relativi ad errori, scarti, gaussiane eccetera, che vengono opportunamente sintetizzati.
L’ing. Rapillo, forte anche della sua attuale posizione di autorevole membro del Comitato di Accreditamento del SINAL che assai spesso si trova alle prese con Laboratori di Prova che della determinazione dell’incertezza di misura farebbero volentieri a meno, con pazienza e perizia incoraggia e spinge sulla buona strada non solo il suo interlocutore, ma anche tutti coloro che vorranno intraprendere la lettura di questa “Guida” che si rivela preziosissima bussola per entrare in confidenza con una componente essenziale della misura di laboratorio.
Pertanto a tutti coloro che operano in Laboratori di Prova ed in particolare a quelli che sono impegnati nelle operazioni relative all’accreditamento, consigliamo fortemente la lettura di queste pagine: una lettura che sarà di grande giovamento per il loro lavoro e che per di più li farà spesso sorridere.
Dalla presentazione al volume di Antonio Paoletti, Presidente SINAL

Che cosa ci può essere di facile nel concetto di scarto tipo, varianza, chi-quadro? La domanda sorgerà spontanea nella mente di alcuni fra coloro che, nei loro laboratori, si sono trovati qualche volta a contatto con problematiche di validazione di metodi di prova e quindi con la determinazione di ripetibilità ed incertezza delle misure. Per quelli che hanno frequentato corsi specifici sull’incertezza di misura, lo scarto tipo non risulterà così misterioso ed a maggior ragione non lo sarà per gli appassionati lettori delle numerose pubblicazioni sull’argomento: dalla GUM (o UNI ENV 13005) con le sue appendici (centinaia di pagine) in emissione, alla guida EURACHEM (anzi adesso 3 guide), alla guida EUROLAB, e alla documentazione varia che si può trovare in rete.
D’altronde chi solo saltuariamente ha occasione d’incontrare questa problematica ne fa spesso la conoscenza in modo disorganico e confuso, tra approccio top-down e bottom-up, olistico ed Horwitz, tra scarto tipo giustappunto e scarto tipo della media, oscuri contributi ottenuti con valutazioni di tipo A e B, e finisce per considerarla piena, non già di risvolti interessanti, ma piuttosto di noia e fastidio, come accade per gli argomenti ostici che si è costretti ad imparare più o meno a memoria perché non sembrano avere un’essenza da cogliere. Tra l’altro le guide sparano questi riferimenti al lettore come se questi avesse appena terminato con profitto un corso avanzato di statistica, gettandolo nel panico alla ricerca di vecchi testi di scuola, tabelle di dati, solo citate e mai riportate nei documenti (come se il lettore fosse seduto su una pila di testi di statistica).
Inoltre, anche se Bertolt Brecht afferma che: “Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio”, un’approfondita riflessione sul concetto di incertezza può generare inquietudine.
Questo testo molto ricorda per la sua tipicità i dialoghi di Platone, che si contrapponevano agli scritti retorici circolanti all’epoca ad Atene, ed ha il grande pregio di presentare in forma colloquiale ma rigorosa il calcolo dell’incertezza e della ripetibilità delle misure.
Analogamente a Sisifo, discepolo di Socrate, Luis viene guidato, dopo un esaustivo elenco di documenti relativi all’incertezza di misura, attraverso le definizioni di scarto tipo, varianza, distribuzione di probabilità, normal probability plot, ecc., che costituiscono le basi teoriche del calcolo. Entrano a questo punto in scena i dati sperimentali sui quali viene effettuato il calcolo con l’indicazione delle relative funzioni del software utilizzato (niente tabelle!).
Rispetto ai testi a disposizione degli operatori del settore, questo documento fornisce una guida rapida che suggerisce però diversi livelli di approfondimento privilegiando comunque l’approccio relativo a “come si fanno le cose” rispetto all’approccio “cosa bisogna fare”.
Poiché, come recita un proverbio cinese “L’uomo che ha troppe parole, spesso non ha alcuna certezza”, termino questa breve presentazione esprimendo la convinzione che questo documento contribuirà a sfatare alcuni miti: che l’incertezza di misura sia impossibile da comprendere, che si traduca in una inquietante serie di equazioni da imparare a memoria, che le persone che si occupano di queste tematiche siano umanamente aride e fredde e prive del senso dell’umorismo.
Mi auguro pertanto che questa promessa di sradicamento di convinzioni diffuse risulti stimolante per tutte le persone che per ragioni di lavoro o per mera curiosità vengano a trovarsi a contatto con le problematiche di ripetibilità ed incertezza delle misure.

Dalla introduzione al volume di Paolo Bianco, Direttore SINAL

Indice del volume
IL FATTO
IL LAVORO
LUIS E I DUBBI SULLA DISTRIBUZIONE DEI DATI SPERIMENTALI LUIS E LA DISTRIBUZIONE NORMALE LUIS E I DATI ANOMALI LUIS E LO SCARTO TIPO LUIS E LA VERIFICA DELLA MEDIA LUIS E LA VERIFICA DELLO SCARTO TIPO LUIS E IL CALCOLO DELLO SCARTO TIPO VARIABILE CON LA CONCENTRAZIONE L’INCERTEZZA DI LUIS LUIS E L’APPROCCIO METROLOGICO LUIS E HORWITZ LUIS E IL CRITERIO OLISTICO L’INCERTEZZA DI LUIS VARIABILE CON LA CONCENTRAZIONE LA DECISIONE FINALE DI LUIS

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