Il cantiere scuola per il recupero della “casa grecanica” di Bova (RC)
Testimonianza di un cantiere scuola (2001-2002)
A cura di: Monteleone Daniela, Vecchio Ruggeri Sabrina
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 80
Anno edizione: 2007
ISBN: 9788849212037
EAN: 8849212038
UB. INT. : T710A V02b V92c
Contenuto
Si è ritenuto di accompagnare il numero speciale dei “Quaderni PAU” pubblicati in occasione dell’“anniversario”, da questo fascicolo, nel quale Daniela Monteleone e Sabrina Vecchio Ruggeri illustrano l’esperienza significativa (2001-2002) del cantiere scuola – nato da una sinergia tra ricerca e didattica (Dipartimento PAU e Corso di Laurea in “Storia e Conservazione”) con l’apporto finanziario del Ce.Re.RE – applicato alla casa detta “grecanica” del centro storico di Bova, messa a disposizione dalla sua Amministrazione Comunale. Si tratta di un edificio in muratura tradizionale che, anche se non presenta caratteri cosiddetti “monumentali”, testimonia una prassi costruttiva diffusa nel territorio.
Il progetto pilota ha visto impegnati docenti, professionisti, giovani laureati, studenti, maestranze specializzate e apprendisti del lavoro, dalla fase dello studio alla realizzazione del progetto di restauro conservativo, teso a innescare un recupero dell’edilizia storica di Bova attraverso tecniche tradizionali, monitorandone i costi di realizzazione.
L’attività di cantiere ha costituito un vero tirocinio per la professionalità dell’architetto-conservatore che si è trovato ad interagire con altre le figure, prendendo consapevolezza di quanto la continua acquisizione di nuovi dati che scaturisce dal cantiere di restauro può condurre a individuare soluzioni alternative. Gli studenti sono stati coinvolti in una vera e propria attività progettuale indirizzata alla conservazione dei “caratteri originali”, sulla scorta delle indicazioni raccolte, analizzando le tecniche costruttive e i materiali impiegati nella costruzione, sperimentando e applicando tecniche di consolidamento strutturale dei materiali e degli elementi di finitura, sperimentando le malte più compatibili, risarcendo e integrando i paramenti murari, fino ad arrivare al recupero concreto dell’edificio. Le scelte ritenute più opportune si sono basate sul riconoscimento del processo evolutivo dell’edificato: comportamento meccanico, natura dei materiali, modalità costruttive, variazioni avvenute nel corso del tempo; nel rispetto della storia, si è privilegiato un modo di operare connesso alla cultura del luogo, attraverso un restauro che partendo da un’accurata analisi delle parti e adoperando le tecniche e i materiali tradizionalmente usati, nell’adeguare funzionalmente e mettere in sicurezza gli edifici, fosse in grado di conservare e trasmettere alle generazioni future un proprio codice genetico, che nei centri storici viene progressivamente aggredito dal più anonimo, sciatto e bieco presunto linguaggio architettonico contemporaneo.
Le giornate del cantiere, convissute dai diversi partecipanti con i vari problemi da risolvere, vengono illustrate dettagliatamente nelle varie fasi di avanzamento dei lavori.
Si tratta di un’esperienza utile da tramandare per studenti e operatori nel settore, ma anche un’esperienza importante da ricordare nel curriculum del Dipartimento PAU.
Simonetta Valtieri
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