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Il DNA della Bellezza
Armonia, Proporzione e Mistero tra Natura e Cultura
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 208
Anno edizione: 2025
ISBN: 9788849253795
EAN: 9788849253795
UB. INT. :
Contenuto
Abbiamo smarrito la bellezza, confusa tra il rumore dei social, l’effimero della TV e l’assenza di punti fermi nella nostra società liquida. Eppure la bellezza è lì, davanti a noi, inscritta nel profondo della natura e del creato, pronta a farsi riconoscere. Questo libro è un viaggio per ritrovarla. Un percorso che mostra come la bellezza non sia un capriccio soggettivo, ma una forza universale, fatta di armonia, proporzione e senso condiviso. Un invito a guardare con occhi nuovi Ciò che credevamo di conoscere, per scoprire che la bellezza non è un lusso, ma un fondamento della nostra vita.
Mi chiamo Augusto Cesare Grillo e, se ripercorro il filo che unisce i luoghi della mia infanzia alle mie ricerche di oggi, riconosco un’unica, ostinata linea: capire come la bellezza – quella nascosta nella natura e quella creata dall’uomo – possa orientare la nostra vita, restituendoci senso e meraviglia. Sono nato nel 1954 e cresciuto lungo la costa ionica, tra le rovine di Kroton e i reperti di Capo Colonna. Lì ho imparato che la storia non è un’eredità immobile, ma un invito a guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda. Forse è da lì che è nata la mia convinzione che la bellezza non è un ornamento, ma una necessità. Laureato in Pedagogia a Parma, con un percorso di ricerca che mi ha portato anche in Giappone, ho sempre cercato di unire pensiero e progetto, scienza e poesia, filosofia e tecnologia. Ho fondato centri di ricerca, guidato aziende di design e sviluppato tecnologie innovative: dalle sorgenti luminose umanocentriche ai sistemi fotovoltaici integrati nell’architettura storica. In ogni esperienza ho ritrovato la stessa domanda: come conciliare innovazione e armonia, funzione e bellezza? Le mie luci hanno illuminato i capolavori di Leonardo, Raffaello, Botticelli e Caravaggio; le mie tegole solari si sono posate sui tetti di Pompei e di Roma. Ma questo libro nasce da un’altra esigenza: condividere un cammino di pensiero che va oltre l’oggetto e il progetto, per interrogarsi sul senso stesso della bellezza. Oggi continuo a credere che la bellezza sia un linguaggio universale, una traccia incisa nel profondo del creato. Non si possiede: si riconosce e si condivide.
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