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Il progetto dei nuovi Uffizi – The project of the new Uffizi
Qualità dell'architettura e ricerca tra salvaguardia e valorizzazione - Quality of architecture and research between protection and enhancement
A cura di: Petrangeli Pia
Facing English text
Formato: 22 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 80
Anno edizione: 2004
ISBN: 9788849205459
EAN: 8849205457
UB. INT. : T407D V05c V16f V42e
Contenuto
Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali
L’impegno e l’attenzione per i luoghi della cultura rappresentano, oltreché un dovere civile, uno dei punti centrali dell’azione di questo governo. I grandi complessi museali, come la Reggia di Venaria Reale, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, sono infatti altrettanti obiettivi simbolici di importanti operazioni di trasformazione e crescita per la cultura e l’economia del Paese. Qualità dell’architettura nei beni culturali significa ricerca del punto virtuoso di equilibrio tra salvaguardia e valorizzazione.
La Galleria degli Uffizi rappresenta un vertice nelle Arti: la nascita del pensiero moderno si svela, sala dopo sala, in un’esperienza estetica ed intellettuale che non ha eguali.
La responsabilità per noi contemporanei è enorme. Una responsabilità che ci siamo assunti, dando concretezza e credibilità a quanto iniziato negli anni precedenti, con una condivisione di intenti che ha sempre veleggiato sopra il contingente.
È un cammino che inizia da lontano, che ha visto molte tappe, tanti ottimi risultati, qualche battuta di arresto, e che oggi arriva a un traguardo particolarmente significativo.
Molti si sono chiesti in questi ultimi anni: dov’è il progetto degli Uffizi? Quasi un grido di dolore che arrivava dalla società civile. Oggi è con soddisfazione che possiamo dire che le fondamenta sono state gettate, e sembrano particolarmente solide.
Il progetto esecutivo è infatti oggi sotto gli occhi di tutti, a disposizione di ogni serio confronto intellettuale.
L’impegno è stato notevole: la responsabilità del mandato della storia, la grandezza e complessità degli spazi, l’ambizione di voler vincere la sfida della contemporaneità. Tutto ciò ha imposto una dimensione progettuale a tutto campo, voluta e non temuta dai nostri uffici, ben al di là di operazioni di sola facciata; grazie anche al contributo dei consulenti esterni, per i loro specifici apporti disciplinari, ed all’accordo raggiunto con l’amministrazione comunale e con lo sponsor, nella consapevolezza comune che il progetto degli Uffizi rappresenta un fattore fondamentale di crescita per Firenze e per il Paese.
Alcune questioni ancora attendono una risoluzione definitiva; il completamento della campagna di scavo archeologico e la valutazione del se e come realizzare la loggia su piazza de’ Castellani, a suo tempo progettata dall’architetto Isozaki. Ciò tuttavia non metterà in alcun modo in discussione le tappe fin qui raggiunte, così come i tempi e i modi dell’intera iniziativa. Molto c’è ancora da fare, il progetto va ora messo concretamente in opera. Ed è un impegno esaltante, verso quello che sarà uno dei più interessanti e prestigiosi cantieri di questo nuovo millennio.
Florence is the Uffizi. In a literal, physical sense, because the Museum enters the town, it overcomes and dominates it. lf you go through the Uffizi corridors, even if you’ve never been in and intellectual experience never equaIled. Today, we inherited a huge responsibility. A responsibility that we’ve assumed giving concreteness and credibility to what was set on in the past years and sharing ambitious intentions. This path, which was undertaken long ago, has got through many stages and given great outcomes. And in spite of some Iull pauses, it comes today to a particularly significant final point.
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