Il territorio, la misura, il piano

In questo saggio “si sviluppa un’applicazione, basata sugli elementi metodologici e di ricerca sull’analisi multicriteri, che si riferisce ad un’ipotetica situazione nella quale un ente istituzionale committente mostra propensione per lo studio di una procedura di valutazione delle potenzialità di sviluppo turistico di un insieme di ambiti territoriali complessi. […] La tecnica di valutazione multicriteri utilizzata è basata sul metodo qualitativo discreto di Regime (Hinloopen e Nijkamp, 1990) e sul processo analitico gerarchico (Saaty, 1988). La regola decisionale è costruita utilizzando un sistema misto di determinazione degli elementi principali, i criteri e i pesi, o coefficienti di importanza dei criteri. I criteri sono individuati per mezzo di una meta analisi di esperienze nel campo del turismo ambientale. I pesi sono dedotti da un sondaggio di attori privilegiati sul territorio, come esponenti di enti pubblici, di associazioni, di enti locali e come liberi professionisti. Ogni intervistato presenta un sistema di preferenze che implicano una graduatoria finale e un sistema di pesi dei criteri”. […] Proprio per favorire la collaborazione tra i vari protagonisti, è proposto “il progetto di un’applicazione computerizzata in rete, che consente di simulare un processo di valutazione “on-line”, fondata sul dibattito in accesso remoto tra gli attori del processo. […] La specificazione delle funzionalità di quest’interfaccia ha condotto alla costruzione di un sistema di gestione della comunicazione utilizzabile sia con accesso remoto pubblico (con logica Internet) sia con acceso remoto protetto (con logica Intranet). Il funzionamento di questo strumento è stato simulato nell’applicazione “Valutare il Turismo”, sviluppata sulle elaborazioni teoriche dell’analisi multicriteri distribuita. “Valutare il turismo” risulta strutturato in tal modo come sistema di coordinamento informativo in rete e appare costituire uno strumento di gestione dell’interazione e della comunicazione tra l’analista e i partner del processo di valutazione. In questa prospettiva comunicativa, la valutazione assume validità non perché dispensatrice di un insieme di risultati “plausibili” (in senso astratto dal contesto), ma perché capace di provocare un dibattito attivo tra gli attori, in vista della ricostruzione cosciente del modello di sviluppo locale per la condivisione delle decisioni” (dalla Presentazione di Giancarlo Deplano).