Il verde e la città
Idee e progetti dal Settecento ad oggi
Autori: Belfiore Emanuela
4 edizioni dal 2005
Formato: 21 x 29,7 cm
Legatura: Cartonato
Pagine: 256
Anno edizione: 2005
ISBN: 9788849207972
EAN: 8849207972
UB. INT. : T441A T518A V11d
Contenuto
OPUS/4
Collana de La Sapienza diretta da Roberto Cassetti e Marcello Fagiolo
Comitato scientifico: Emanuela Belfiore, Beatriz Blasco Esquivias, Giovanni Carbonara, Roberto Cassetti, Joseph Connors, Marcello Fagiolo, Francesco Paolo Fiore, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Marco Romano, Samir Younés
Questo libro esplora le relazioni che accompagnano il mutevole rapporto tra il verde e la città e gli indirizzi progettuali che ne sono discesi negli ultimi tre secoli. Esso, a differenza della letteratura corrente sui giardini e sui parchi, indaga sul verde inteso soprattutto come “materiale” della scena urbana, destinato a sviluppare rapporti sempre più complessi con la città, con l’assetto delle sue singole parti e con la sua organizzazione complessiva. Perciò rompe con due visioni consolidate: quella specialistica, che considera il giardino o il parco urbano un universo chiuso in sé, ove si riflette il concetto di natura e le forme di rappresentazione e di progettazione che di essa si danno in un determinato periodo (abbandona perciò abbandona l’assunto che il giardino o il parco urbano siano indagabili autonomamente e lo sostituisce con la presa d’atto che essi sono strutturalmente una componente della città); e quella del Movimento moderno, che ha segnato all’opposto la massima identificazione tra città e verde, togliendo ad esso però la sua valenza di luogo urbano e la sua capacità di concorrere a costruire il sistema dello spazio pubblico della città.
L’obiettivo è invece quello di indagare, nella storia, le potenzialità del verde come “materiale” della scena urbana, per comprendere il ruolo sempre più centrale che le strutture insediative attuali conferiscono agli spazi verdi e per cogliere il valore strategico che l’uso del materiale verde acquista nella rifondazione della disciplina urbanistica all’inizio del terzo millennio: nella costruzione di nuovi luoghi collettivi, nella orchestrazione del tracciato dello spazio pubblico, nella ricomposizione degli equilibri ambientali, nel riordino complessivo, in altri termini, della città. Un percorso di studio per trovare, oggi, gli indirizzi che ne assecondino il carattere di nuovo connettivo del sistema degli spazi urbani, in grado di dare un differente ordine, paesaggistico ed estetico, ai vuoti della città attuale, aperta e diffusa nel territorio.
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