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Inizi del Rinascimento

Architettura e città a Roma da Rosselli a Raffaello 1483-1520

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 208

Anno edizione: 2020

ISBN: 9788849238624

EAN: 9788849238624

UB. INT. : T452c V52b

Contenuto

Una nuova storia degli inizi del rinascimento romano è suggerita dagli studi raccolti nel volume, approfondita e ampliata nel numero degli artefici e delle tradizioni artistiche. Il contributo fondamentale del rinascimento lombardo a Roma, milanese e bresciano, viene proposto con un nuovo profilo critico ideale e declinato nelle inedite biografie di autori come Graziadeo Prata, Perino da Caravaggio e Alberto Solari, esponenti importanti e operosi di una tradizione artistica prevalente a Roma almeno fino al pontificato di Giulio II. L’autore rintraccia identità e differenze della tradizione toscana e illumina l’opera nascosta di Piero Rosselli, sodale di Bramante in San Pietro, e quella del grande Andrea Sansovino, del quale vengono documentate le numerose opere architettoniche, compresa quella del cortile della Sapienza di Roma realizzato per il giubileo del 1500. Il volume propone nuove originali ricerche come “Riciclo archeologico e ritorno all’antico” suggerendo una ulteriore declinazione dell’idea rinascimentale, come proveniva dalla città nuova che si andava costruendo sul suolo archeologico di Roma, un grande fenomeno urbano consapevole, fatto di tutela e riuso ponderato, di operatori, collezionisti, mercanti, artisti, ma anche di leggi e regole importanti, tentate, cercate e rispettate, lontano dall’ingenuità e dalla barbarie che i tempi successivi gli hanno attributo. In “Ombra di Vasari” sono riepilogate le incertezze, le omissioni e i veri e propri errori delle vite di Vasari sugli architetti del tempo, che hanno contribuito a oscurare grandi artisti e intere tradizioni culturali, in particolare Peruzzi, Sansovino e Rosselli, segnando in modo importante il lavoro critico successivo. Nel “Maestro assente” per la prima volta viene discussa la paternità della villa Farnesina di Agostino Chigi, anche alla luce di nuove acquisizioni documentarie, e riepilogata la scena dei possibili autori e dei valori artistici e architettonici degli inizi del Cinquecento, inizi plurali e vivaci, ricchi di identità e significati.

Francesco Andreani (Terni, 1962), autore di numerosi volumi a carattere storico e divulgativo, dal 2003 inizia la pubblicazione della sua ricerca sulla storia dell’architettura e della città. Dopo “Michelangelo e l’arte della città, storia della via Nova capitolina” (Gangemi Editore) e i cinque “Quaderni dell’arte della città” (Nuova Cultura) tra i quali “Roma arte della città, Lavoro e autori di una tradizione 1506-1813”, con il Centro Studi Storici Romani pubblica “Enigma del Quattrocento” in cui riepiloga le principali questioni e le nuove acquisizioni critiche sulla storia dell’architettura di fine quattrocento a Roma. Su “Palladio” sono usciti i suoi articoli con nuovi contributi e approfondimenti come “Piero Rosselli Maestro della Cancelleria” (2011), “Gli Amici lombardi di Bramante a Roma” e “L’architettura di Andrea Sansovino agli inizi del Rinascimento romano” (2016).

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