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Innovazione tecnologica in architettura e qualità dello spazio

Note per un accordo

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 224

Anno edizione: 2003

ISBN: 9788849203561

EAN: 884920356X

UB. INT. : T712D V03g

Contenuto

Questo testo indaga il ruolo che la cultura tecnologica occupa, o dovrebbe occupare, nella formazione universitaria, nella ricerca scientifica, nella progettazione e realizzazione dell’architettura. Il percorso intrapreso si pone l’obiettivo di esplorare, in riferimento al settore produttivo edilizio e alla soglia di una riforma didattica, quali contenuti attengono all’insegnamento della Tecnologia dell’architettura e quali sbocchi professionali offrono; cosa significa fare ricerca in un ambito dal nome tanto abusato (la ricerca tecnologica) e chi ne sono gli attori; quali orientamenti si possono prospettare per una riorganizzazione del settore al fine di innalzare il livello di qualità del prodotto edilizio, nella sua accezione morfologica in particolare.
Questo scritto, destinato anche a fini didattici, introduce pertanto alla cultura della realizzazione, secondo la quale ogni atto programmatorio e progettuale deve porsi come obiettivo il raggiungimento della realizzazione. Sebbene questo principio possa sembrare scontato, si rileva invece nel settore un divario sempre maggiore tra il momento di definizione “concettuale” e il momento di definizione “materiale”. Tale divario è riscontrabile anche nei settori disciplinari fondanti la preparazione in Architettura, tra i quali dovrebbero essere invece superate le separazioni, al fine di individuare un’unica strada per il progetto, atto centrale del processo e per questo frutto dell’operato di tutti gli attori. Anche l’aspetto della qualità morfologica è strettamente relazionato con la cultura tecnologica dal momento che deriva da un puro atto creativo, dalla ricerca per l’innovazione e dall’organizzazione del processo edilizio. In chiusura, la lettura di alcune opere famose dell’architettura permette di confrontare l’iter delineato con il processo compiuto.

«Non hai per caso osservato, passeggiando per la città, che tra i suoi edifici alcuni sono muti, altri parlano, altri ancora, i più rari, cantano? Ciò che li anima a tal punto o li riduce al silenzio non è legato alla loro funzione né tantomeno alla loro forma, bensí dipende dal talento dei loro realizzatori o piuttosto dal favore delle Muse». Paul Valéry, Eupalino o l’architetto, 1921

Paul Valéry fa raccontare da Fedro come la maggior parte degli edifici siano muti, alcuni invece parlino, altri, i più rari, cantino. Da qui deriva lo spunto di Note per un accordo, ovvero la possibilità di associare la serie minima di tre suoni, che consente di comporre un accordo musicale, alle tre “note” di cui si compone il testo. Formazione, ricerca e organizzazione del processo edilizio sono tre “note” della cultura tecnologica il cui accordo contribuisce al raggiungimento della innovazione e della qualità architettonica.

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