Joseph Beuys e Tony Ferro artisti del dissenso
Poetica, etica e pedagogia libertaria
Autori: Doria Petruzza
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 176
Anno edizione: 1996
ISBN: 9788874486939
EAN: 8874486936
UB. INT. : T433D V12d V24g R
Contenuto
Esiste una storia rimossa del pensiero libertario o quantomeno manomessa. Questo libro tenta di fare giustizia rivelando con onestà intellettuale, i contenuti veri e più profondi di una rivoluzione mai cessata per i suoi protagonisti, anche se è passata dalla barricata del conflitto politico alla «resistenza poetica», dall’ideologia con la sua spiegabile caduta verso forme di fede perfino dogmatica, e cioè dall’ideologismo «armato» alla idealità, che non poteva non essere vissuta in prima persona che dal poeta, dall’artista. Dunque dalla scuola politica alla scuola umana, da una didattica dottrinaria a una pedagogia della libertà. Ecco perché il libro partendo dalla storia di due artisti, finisce per essere la storia del pensiero pedagogico libertario: è un filo rosso, una storia appunto mai cessata. E poiché la società muta comunque, sempre più velocemente delle proprie norme, il progetto di trasformazione è sempre utopia. Joseph Beuys e Toni Ferro artisti del nostro tempo ne sono protagonisti, e questo li associa anche nelle loro diversità. Beuys scende dal Nord, Ferro sale dal Sud in un percorso che li vede compagni di strada: si sono incontrati appena qualche volta, e mai l’uno ha emulato l’altro. E’ questa la forza di un vero dissenso. C’è sempre da qualche parte del mondo un tuo sconosciuto compagno, perché un idealista seppure isolato sa di non essere mai solo.
Petruzza Doria è nata a Catanzaro nel 1968. Ha concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove ha collaborato all’insegnamento di Pedagogia e didattica dell’arte.
Nel 1992 ha partecipato al Concorso Nazionale indetto dal periodico d’arte contemporanea «D’Ars», riservato agli allievi delle Accademie di Belle Arti italiane con la tesi «Joseph Beuys e Toni Ferro – Artisti del Dissenso». La commissione le ha assegnato il «Premio Oscar Signorini 1992» per la migliore tesi dell’anno in Storia dell’arte contemporanea.
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