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La Basilica dei Santi Medici di Alberobello
Il completamento della Cupola
A cura di: Fallacara Giuseppe
Formato: 17 x 24 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 216
Anno edizione: 2023
ISBN: 9788849246520
EAN: 9788849246520
UB. INT. : T514D VFdS
Contenuto
Collana Nuovi Laboratori Archinauti 76 / 2 diretta da Giuseppe Fallacara
“Da qui la riflessione su un atto che vuole essere, insieme, d’architettura e di scienza, di dialogo fra passato e futuro, di religione ed anche politico, mirato al rilancio della città pugliese, non riducibile a luogo dei soli trulli. Inoltre, come attesta già lo stesso indice dell’opera, l’approccio di studio è ineccepibile e rigoroso, avendo contemplato la valutazione delle richieste della committenza, un’indagine preliminare sulla storia urbanistica e la forma della città, sulle origini e lo sviluppo del monumento, poi un accurato rilievo, la ricerca dei documenti d’archivio, il vaglio delle diverse ipotesi di completamento, l’esecuzione di un modello materiale e lo studio delle implicazioni relative alla realtà virtuale e aumentata, l’uso della stessa realtà virtuale per la visualizzazione dei dissesti statici e quindi per lo studio del quadro fessurativo, delle conseguenti indispensabili verifiche statiche e di vulnerabilità sismica, tenendo conto delle discontinuità ed eterogeneità come condizioni proprie delle costruzioni stratificate, infine degli aspetti tecnologici e di cantierizzazione. Dai documenti d’archivio si comprende che il progetto dell’architetto ottocentesco Antonio Curri è stato più volte modificato, ad esempio nella definizione dei pilastri fra transetto e navata, trasformati in un muro continuo, oppure nelle quattro cappelle fiancheggianti la cupola, pensate anch’esse fornite di cupole minori, uguali e simmetriche ma ora diverse e incompiute. Dunque non si tratterà mai di un ritorno retrospettivo all’originaria situazione o concezione (quindi d’un “ripristino”) ma di un’esecuzione prolungata nel tempo, come avveniva per le antiche cattedrali del Medioevo (secondo quanto ci fa comprendere Marvin Tratchenberg nel suo Building in Time, 2010) su uno schema di progetto iniziale più o meno rispettato o reinterpretato. Come s’è detto, si può parlare di una “esecuzione differita”? Forse, ma con una sostanziale e positiva differenza: che non si vuol riprendere una “tradizione” interrotta e morta (in tal caso non più vera tradizione ma piuttosto “riesumazione”, perché la tradizione, per definizione ed anche etimologicamente, è passaggio vitale di mano in mano: da padre a figlio, da maestro ad allievo ecc.) come quando si propone di progettare e costruire un’architettura sulla base di un disegno di quattro-cinque secoli or sono e come, in certo modo, si è fatto nell’Ottocento, ad esempio nel caso di Palazzo Marino a Milano, ma in un contesto culturale del tutto diverso, con uno strano passaggio di consegne direttamente da Galeazzo Alessi (XVI sec.) a Luca Beltrami (fine XIX sec.). Erano altri tempi, caratterizzati da una sensibilità storica molto differente da quella attuale. Qui si tratta di continuare la “scrittura” di un testo, ormai a più voci, in piena continuità, costruttiva ma anche di memoria, psicologica e sociale, considerato il pieno consenso, accanto a quello dei cittadini, delle autorità amministrative locali.”
Giovanni Carbonara
“Esattamente quattro anni fa, nel luglio del 2018, al mio rientro dalla permanenza a New York trascorsa in anno sabbatico, finalizzato allo studio e alle ricerche sul tema della stereotomia 2.0, ricevo una telefonata (sul mio cellulare appena riattivato con il numero italiano) dall’architetto Carmelo Potì di poche e concise parole: «Professore, essendo noto il suo profilo di ricerca, vuole contribuire alla realizzazione della cupola della Basilica dei Santi Medici di Alberobello?» In tutta sincerità non avevo focalizzato bene la richiesta della telefonata in quell’afoso pomeriggio, ma avevo limpidamente recepito tre parole: “Realizzazione, Cupola, Alberobello!” Parole-chiave per chi opera nel campo della stereotomia e dei luoghi tutelati come patrimonio dell’umanità. Ovviamente, senza chiedere ulteriori spiegazioni, la mia risposta fu propo/positiva con immediata organizzazione di data e modalità di incontro a Alberobello. Dai primi giorni di agosto del 2018 è iniziato fulmineo il lavoro di ricerca e progettazione sul “Cielo mancante di Alberobello” che, con mio grande auspicio, si concluderà con il completamento della Basilica dei Santi Medici per mezzo della realizzazione del suo tamburo e cupola, progettati, ma non ancora realizzati. Per chi si reca a Alberobello nei pressi della Basilica dei Santi Medici, situata nella parte alta della città nell’estremità a nord di corso Vittorio Emanuele, è quasi impercettibile il senso di “mancanza” di qualcosa di fondamentale per una Basilica: il suo cielo, la sua cupola! La facciata imponente della chiesa, con le due torri campanarie, i paramenti murari in pietra carparo dorato, ben squadrato, e l’apparato
decorativo ottocentesco, mostrano “superficialmente” una condizione di assoluta compiutezza e solennità del monumento. Gli unici indizi che presentano il senso profondo della “mancanza” sono rinvenibili all’interno della chiesa: il solaio piano intonacato in corrispondenza dell’intersezione della navata centrale col transetto (luogo cruciale della Basilica), e qualche quadro appeso alle pareti della sagrestia con foto aeree della Basilica a svelare l’incompiutezza acefala del monumento”.
G. Fallacara
Giuseppe Fallacara è Professore Ordinario al Politecnico di Bari – Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design (ArCoD) dove insegna Progettazione Architettonica e Stereotomia. Dottore in Progettazione architettonica per i paesi mediterranei e autore di numerosi prototipi a grandezza naturale e laboratori pratici legati all’aggiornamento dell’architettura in pietra. La sua ricerca si concentra da anni sull’aggiornamento dell’architettura lapidea, con attenzione teorica e pratica alla Stereotomia. Dirige il New Fundamentals Research Group; Coordinatore del Ph. D Cours XXXXVIII ciclo e del “CESAR” (Cours de Enseignement Supérieur en Architecture et Restauration) – Corso di Alta Formazione Applicata in Architettura e Restauro della Scuola di Specializzazione del Politecnico di Bari. Visiting Professor presso l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture Paris- Malaquais, ETSAM – Madrid, Université des Sciences Techniques et Economiques de Budapest, ISCTE Lisboa, New York Institute of Technology, Moscow National University of Science and Technology Misis; Ricercatore associato al laboratorio GSA Paris Malaquais.
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