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La città antisismica

Storia, strumenti e prospettive per la riduzione del rischio sismico

Autori: Fera Giuseppe

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 280

Anno edizione: 1991

ISBN: 9788874483440

EAN: 8874483449

UB. INT. : T817D V02c

Contenuto

Oggi, insegnare e fare ricerca in urbanistica, soltanto per formare architetti ed ingegneri più consapevoli nel campo della pianificazione, sapendo che così non si formano veri pianificatori, ma solo architetti ed ingegneri migliori, non può essere pienamente soddisfacente. La disciplina è cresciuta ed occorre, e la si sta fondando, una scuola specifica.
“Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale” vuole essere una sede di dibattito autonomo che affianchi questo processo, e non è un caso che le si sia voluto attribuire la stessa denominazione di quella che sarà la nuova facoltà. È una collana aperta a contributi scientifici diversi ma non eterogenei; alla ricerca di strade nuove per il rafforzamento disciplinare ed al confronto fra più voci, culture ed esperienze; ad un percorso formativo nuovo ed articolato.

Il ruolo della pianificazione territoriale ed urbana come strumento per la prevenzione del rischio sismico e la mitigazione dei danni da esso derivanti è cresciuto e si è affermato di recente nel corso degli ultimi venti anni, ed in numerosi paesi (Stati Uniti e Giappone ad esempio) l’inserimento di misure di prevenzione antisismica all’interno dei piani urbanistici è divenuta una prassi ormai consolidata.
Lo scopo di questo libro vuole essere quello di delineare un quadro generale dei problemi posti dalla prevenzione del rischio sismico attraverso la pianificazione territoriale ed urbanistica, individuandone da un lato gli obiettivi, e dall’altro strumenti e metodi di analisi e di intervento. Dopo aver ripercorso il cammino fatto dall’uomo nella conoscenza dei terremoti e nell’acquisire gli strumenti per proteggersi, il libro esamina brevemente alcune passate esperienze di piani di ricostruzione per cercare, attraverso di essi, di comprendere l’atteggiamento dei pianificatori dell’epoca rispetto al problema della riduzione del rischio e quelle che sono considerate le caratteristiche principali della “città antisismica”.
Il libro pone l’accento sull’analisi e la lettura del territorio finalizzate alla prevenzione del rischio e descrive ciò che oggi viene definito il processo di valutazione del rischio, dopo aver esaminato i concetti fondamentali su cui esso poggia, ovvero quelli di pericolosità, esposizione e vulnerabilità. “La città antisismica” esamina gli aspetti legati alle politiche di intervento per la riduzione del rischio, individuando gli orientamenti generali e i diversi strumenti utilizzati, sia al livello tecnico che economico-politico, attraverso l’illustrazione di alcuni esempi concreti di pianificazione per la riduzione del rischio desunti da esperienze attuate nello stato della California ed in alcune regioni italiane.

Giuseppe Fera (Messina 1950), urbanista laureato in architettura nel 1976, è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali e Territoriali dell’Università di Reggio Calabria.
Nell’anno accademico 1985-86 ha svolto attività di ricerca in qualità di visiting scholar presso il Center of Environmental Design Research della Università della California a Berkeley. Si è interessato dei rapporti tra processi di urbanizzazione e sviluppo del settore edilizio nelle città del Mezzogiorno, delle politiche di intervento pubblico nel settore abitativo, dei processi di autocostruzione e urbanizzazione spontanea e/o abusiva.
Attualmente, oltre agli studi sul ruolo della pianificazione territoriale in aree sismiche, sta svolgendo attività di ricerca nel campo della politica di tutela ambientale con riferimento alla pianificazione di parchi e riserve naturali. È autore di libri, saggi e articoli su riviste specializzate. Fra le opere monografiche si ricordano: “Autocostruzione: marginalità o proposta” (Gangemi editore 1982), “L’autocostruzione spontanea nel Mezzogiorno” (F. Angeli 1985), ambedue scritti con Nella Ginatempo, e “Pianificazione Territoriale e rischio sismico negli Stati Uniti” (DEI 1990), con Aldo Riggio.

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