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Bollettino della Biblioteca della Facoltà di Architettura "La Sapienza" N. 60-61

Anno edizione: 1999

ISBN: 9788849200539

EAN: 8849200536

UB. INT. : T302b V04c

Contenuto

…L’Amphitheatrum Flavium, meglio noto con il nome medioevale di Colosseo, è certamente il più famoso monumento romano, tanto da essere assurto a simbolo della città eterna. Nonostante la sua notorietà, e le molte ricerche dedicate a questo monumento, manca uno studio sistematico, che analizzi in dettaglio la vicenda costruttiva e le vicende storiche che nel corso dei secoli ne hanno alterato la stabilità e la sua immagine.
Incominciato da Vespasiano, a partire dal 72 d.C., dopo aver demolito parte della Domus Aurea di Nerone, fu inaugurato sempre da Vespasiano nel 79, ma completato da Tito, con grandiose cerimonie nell’anno 80. Danneggiato più volte da incendi e terremoti, l’Anfiteatro fu più volte restaurato da Nerva, Antonino Pio, Eliogabalo, Alessandro Severo (dopo essere stato danneggiato da un fulmine), Costantino e successivamente nel V secolo, dopo i due terremoti del 429 e del 442, ed ancora per l’ultima volta tra il 476 e il 483 dal re Odoacre. Completamente abbandonato, fu trasformato in fortezza dai Frangipane, nell’alto Medioevo, fino all’XI secolo. Passato in proprietà degli Annibaldi, solo nel 1312 ritornò di proprietà del Popolo romano. Danneggiato da vari terremoti nel 1231, 1255, 1349, le parti rovinate furono utilizzate come materiale da costruzione; a partire dal XV secolo, divenne una cava di materiale, per molte costruzioni. Solo sotto il pontificato di Benedetto XV (1740-1758), fu definitivamente salvaguardato e, dal quel momento, iniziarono i lavori di consolidamento e di restauro, che sono tuttora in corso…
(dalla Premessa del libro)

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