La decostruzione e il decostruttivismo

Questa ricerca si basa sull’assunto che nella profondità concettuale dei contenuti non puramente materiali, pragmatici e purovisibilistici si dia la parte più elevata del progetto, il luogo in cui l’evento del pensiero di architettura ha il suo compimento e si carica dei valori più poetici. Il concettualismo architettonico, cui è dedicata una specifica se pure sintetica trattazione, costituisce infatti un tema di fondo ed un riferimento costante che attraversa e riunisce i principali argomenti di questo libro.
Ma il tema centrale è costituito dalla decostruzione derridiana che è stata approfonditamente analizzata, a partire dalle sue basi teoretiche, nelle più specifiche relazioni con l’architettura di cui sono state verificate le ipotesi e le possibilità di traduzione attraverso lo studio delle teorie e dei progetti dei più significativi architetti che a questa si sono interessati. Un’analisi comparativa è stata quindi svolta tra il decostruzionismo e il decostruttivismo di cui sono state puntualizzate le rispettive identità, le differenze ed i reciproci rapporti al fine di rimuovere le misinterpretazioni e ovviare alle misconoscenze derivanti inoltre dall’ambigua consonanza come dall’insidiosa metafora comune a questi due discussi “ismi” della contemporaneità.
Da tale analisi critica emergono alcuni indicatori e delle proposizioni alternative che, se pure in forma non nomotetica e definitoria ma aperta e problematica, si offrono quale contributo all’avanzamento, all’evoluzione e all’innovazione dell’architettura.

CLAUDIO ROSETI (Bologna 1943). Laureato in architettura a Firenze nel 1969, ha svolto attività didattica nell’Ateneo fiorentino dal 1969 al ’73; contrattista e poi, dal 1980, ricercatore di ruolo in “Composizione architettonica e urbana” presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Reggio Calabria, dal 1991 è docente dei Corsi di Composizione architettonica e dei Laboratori di Progettazione avuti in affidamento dalla stessa Facoltà. Libri pubblicati: Il progetto della piazza, Roma, Gangemi, 1985 (esaurito dal ’91, ne è stata predisposta la seconda edizione), Un progetto per Scilla, con R. Molinarolo, Roma, Gangemi, 1990, Architettura civile, con G. Rebecchini e F. Cardullo, Roma, Gangemi, 1992. Diversi suoi saggi inoltre sono compresi in Architettura come conoscenza della realtà di L. Toccafondi, Roma, Gangemi, 1979, Il progetto urbano di Messina di G. Campione, Roma Gangemi, 1988, La città e il mare, a cura di R.G. Laganà, Roma Gangemi, 1988 e in La configurazione dell’immagine urbana di A. Donsì e C. Maugeri, Roma, Gangemi, 1992. Svolge attività progettuale con particolare riferimento agli spazi aperti d’uso pubblico nel cui ambito ha partecipato a diversi concorsi; i suoi progetti e le sue realizzazioni sono stati pubblicati in molte riviste qualificate del settore.