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La Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese a Roma

Eros, Anteros, Età dell'Oro

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 304

Anno edizione: 2007

ISBN: 9788849212594

EAN: 8849212593

UB. INT. : T805a V13c V27d

Contenuto

Ad una “auspicabile pubblicazione” della magistrale ricerca di Stefano Colonna sulla Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese accennavo già nel 1999 e nell’occasione citavo dalla tesi del Colonna i versi di Onorio Longhi da lui ritrovati, dai quali si evince con chiarezza l’identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, che nel 1600 andò sposa a Ranuccio Farnese; che questo sia il tema principale dell’affresco centrale della Galleria, è stato pienamente riconosciuto dalla critica successiva.

L’ ampiezza del giro di orizzonte consente di entrare nel vivo della concezione neo-platonica che è sottesa alla volta e di acquisire certezze interpretative. Queste sono confortate del resto dal fondamentale ritrovamento di quattro rari epitalami relativi alle nozze Farnese-Aldobrandini: scoperta vistosa anche per altre implicazioni relative alla raffinata cultura del grande amico del Caravaggio. L’identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, la nipote del pontefice che si univa in nozze all’ “eroico” Ranuccio, vi è chiaramente rivelata e stabilisce un altro, fondamentale punto fermo per intendere il messaggio della Galleria. [dalla presentazione di Maurizio Calvesi]

Il volume mette in luce la complessità del clima culturale farnesiano da Achille Bocchi in poi, con i contributi sia di figure poco note come l’umanista ungherese Janos Zsamboky e l’olandese Stephen Wynkens Pigge, sia del celebre collezionista-archeologo Fulvio Orsini. Viene riletta la figura di Agostino Carracci in rapporto a letterati, filosofi e musicisti coevi e gli vengono attribuite alcune piccole raffinate incisioni. La Galleria dei Carracci è presa in esame in relazione al matrimonio di Ranuccio Farnese e Margherita Aldobrandini, alla luce degli “inediti” epitalami che provano per la prima volta in maniera inequivocabile il rapporto tra le nozze e gli affreschi, ponendo fine alla vexata quaestio del programma iconografico della Galleria stessa e del valore di Anteros come Amor Virtutis o Amore reciproco. La Galleria viene infine valutata nella sua articolazione concettuale con una lettura critica storico-artistica proiettata in avanti verso il XVII secolo, anche attraverso il raffronto con il pensiero controriformistico del filosofo Pomponio Torelli e gli affreschi di François Perrier in Palazzo Peretti in Roma. Una vasta bibliografia ed una ricca Appendice di documenti manoscritti ed a stampa relativi all’ambiente farnesiano, quasi tutti inediti, completano il libro corredato da più di 100 illustrazioni, in gran parte relative agli affreschi della Galleria Farnese e del Camerino del Cardinale Odoardo che hanno rappresentato, per la novità e ricchezza del linguaggio figurativo dei Carracci e lo splendore delle forme e dei colori, la fine del Manierismo alle soglie del Barocco nascente ed il ritorno elegiaco e meditato a Raffaello, Correggio e Michelangelo.

Stefano Colonna, docente di Storia dell’Arte Moderna, laureato con lode presso l’Università “La Sapienza” di Roma con Maurizio Calvesi, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte con Vera Fortunati all’Università degli Studi di Bologna. Dal 1993/94 ha svolto attività di ricerca scientifica e didattica presso il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Universita’ “La Sapienza” tenendo Seminari di studi su “La cultura antiquaria a Roma intorno all’Hypnerotomachia” e su “Giulio Camillo e le arti figurative”. Nel 1998/99, presso lo stesso Dipartimento, ha tenuto il primo corso di “Storia dell’Arte e Informatica” su “Gli strumenti della ricerca storico-artistica dalla tradizione all’innovazione”, afferente alla cattedra di Silvia Bordini. Nel biennio 2000/2002, quale ricercatore a contratto, ha effettuato uno studio su “Storia dell’Arte e informatica. Arte e istituzioni a Roma dal medioevo al XX secolo”. Successivamente ha approfondito il tema de “I Carracci e il classicismo romano con Alessandro Zuccari”, mentre nel 2006/07 ha tenuto un ciclo di lezioni per il Corso di Laurea Specialistica in Studi Storico-Artistici su “L’Architettura del Rinascimento e l’Antico”; nel 2007/8 su “Palladio e il Classicismo” e nell’a.a. 2009/10 su “Peruzzi e l’Antico”. Dal 2011 è Ricercatore di Storia dell’Arte (Museologia e Critica d’Arte e del Restauro) presso il Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Membro del Comitato Scientifico – con Maurizio Calvesi, Gennaro Savarese e Paolo Veneziani – del Convegno Internazionale di Studi tenutosi nel 1996 su Roma nella svolta tra Quattro e Cinquecento. La rivisitazione pagana di artisti e umanisti. Cultura antiquaria tra filologia e simbolo. Il problema del Polifilo, ne ha curato la pubblicazione degli Atti presentati nel 2005 presso l’Accademia Nazionale dei Lincei.
Dal 2008 è Responsabile della “Ricerca A”: La cultura antiquaria a Roma da Flavio Biondo a Piranesi del Premio Balzan 2008 “per le arti figurative dal 1700” assegnato a Maurizio Calvesi.
È Redattore della rivista “Storia dell’Arte”.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche ha fondato, nel 1994, la prima rivista telematica d’arte italiana “BTA – Bollettino Telematico dell’Arte”, che tuttora dirige. Nel 1995 ha promosso e creato l’Associazione Culturale senza fini di lucro Festina Lente – Centro Internazionale di Ricerca Storico-Artistica vincitrice, nel 1999, del Concorso di Idee del Comune di Roma con il progetto Roma Cento Immagini.

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