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La Proporzione

storia di un'idea da Pitagora a Le Corbusier

Autori: Curti Mario

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 240

Anno edizione: 2006

ISBN: 9788849211412

EAN: 8849211414

UB. INT. : T301B T410C V05d V11i V14c

Contenuto

La Proporzione si definisce, in senso stretto, come un rapporto tra grandezze esprimibile in termini numerici. Ma l’Idea di Proporzione, applicata al fare artistico e all’architettura, costituisce anche una vera e propria avventura del Pensiero creativo. Come ogni tendenza estetica presenta infatti, accanto a momenti espressivi mirabilmente felici, anche rischi e contraddizioni interne, talvolta perfino insanabili, nello scarto inevitabile che si crea tra teoria e prassi. Questo libro tenta di ripercorrere i momenti più significativi della storia di un’Idea affascinante e per molti versi carica di mistero. Nata e affermatasi fin dall’antichità classica come Proposizione Totalizzante della Natura e dell’Universo, la «giusta Proporzione» diviene sinonimo di Bellezza, o di Mito della Bellezza. Ma, a un certo punto della sua storia, il Mito entra in conflitto con l’affermarsi della Ragione e del Progetto. Ne scaturiscono profondi turbamenti personali e collettivi nelle coscienze più avvertite, costrette a scegliere o mediare tra più Autorità: la Tradizione classica, rappresentata da Vitruvio e dagli edifici antichi, il Misticismo religioso, che dal Medioevo in poi si associa all’Idea di Proporzione, e le ragioni della Scienza moderna. L’Idea di Proporzione sembra perdere la sua centralità, relegata com’è nel più assoluto relativismo, seguendo così la sorte dell’Idea stessa di Bellezza. Poi, quasi inaspettatamente, risorge dalle sue stesse ceneri e deprivata di ogni connotazione metafisica, torna a riproporsi come «Regola certa», idea salvifica dell’umanità, a difesa della Ragione dagli orrori del disordine mentale e materiale. Ma, nel confronto con la realtà della produzione umana, l’Idea di Proporzione è di nuovo destinata a fallire: Le Modulor di Le Corbusier sembra esserne, almeno per ora, l’ultima espressione.

Mario Curti, architetto, già docente presso la Facoltà di Architettura «Ludovico Quaroni» dell’Università di Roma «La Sapienza», ha insegnato Storia dell’Architettura e Storia della Critica e della Letteratura Architettonica, pubblicando numerosi saggi in entrambe le discipline, con particolare riferimento al Rinascimento e al Barocco. Ha curato la pubblicazione di due trattati inediti, rispettivamente di epoca rinascimentale e tardo-barocca: Proporzioni di Giorgio Vasari il Giovane e Introduttione alli cinque ordini di architettura secondo Vitruvio et altri (con P. Zampa), di Anonimo della fine del Seicento, entrambi per le edizioni dell’Archivio Guido Izzi. Attualmente fa parte del Comitato di redazione della Rivista Storica del Lazio (ed. Gangemi).

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