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La via della Civita a Catania

La ricostruzione della città dopo il terremoto del 1693

Formato: 21 x 29,7 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 136

Anno edizione: 1999

ISBN: 9788874489459

EAN: 8874489455

UB. INT. : T506D

Contenuto

Il volume documenta l’ambito urbano costituito dal tratto est dell’attuale via Vittorio Emanuele, la “via della Civita” della Catania settecentesca, analizzando il ruolo che la via assume nella ricostruzione e con puntuali rilievi gli edifici, religiosi e civili, che vi si affacciano. Quest’ultimi sono ancora in massima parte quelli realizzati a partire dalla ricostruzione che seguì il terremoto del 1693 e fino alla seconda metà dell’ottocento e documentano, con i diversi episodi tipologici che nel tempo si sono succeduti, il rapporto tra l’impianto urbanistico e lo specifico delle architetture che determinano la “scena urbana”. Nel linguaggio barocco della veste architettonica, spesso riproposto anche nei completamenti che si realizzano fino alla fine dell’ottocento, essi costituiscono una sorta di antologia, che qui viene documentata, degli artefici della Catania post-terremoto a partire dalle maestranze locali (scalpellini, intagliatori o lapidum incisores o, semplicemente, magistri fabrorum murarorium) che lavorano alla prima ricostruzione fino agli architetti “aulici ed ufficiali” come G. B. Vaccarini, Stefano Ittar, Carlo Sada.
Completa il volume uno studio sugli ambiti filtro, androne-corte-scale, che organizzano la mediazione nei palazzi pubblici e privati tra la città e l’edificio, affrontato come unico tema composto e determinato da sottoinsiemi, per capire il processo di formazione del sistema e la struttura razionale che formalizza lo spazio architettonico dell’intera sequenza. Nella ricerca dei caratteri distintivi che danno significato all’architettura e di quelli di tipo astratto in termini di desideri, di intenzionalità, di usi e costumi si pone interesse alle qualità sostanziali che danno riconoscibilità all’insieme e il sistema viene interpretato in termini qualitativi di strutture interne, di processi spaziali, di contenuti intrinseci alle forme, cioè di conoscenza ontologica dell’essere nei suoi principi e fondamenti e nel suo farsi, più che in termini quantitativi di funzioni, misure e volumetrie. Mediante un puntuale lavoro di rilievo e di rappresentazione, che circolarmente porta all’analisi formale e strutturale ed alla sintesi di quanto analizzato per parti, si afferma che il “sistema”, nell’edificazione catanese, assume il valore di paradigma originario della forma ed è il fulcro generatore che caratterizza l’impianto dell’intero edificio.

Franca Restuccia, laureata in Architettura presso l’Università di Roma “La Sapienza”, professore Associato di Disegno nella Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Catania, svolge la sua attività di ricerca nel campo del rilievo e della documentazione del patrimonio architettonico ed è autrice di numerose pubblicazioni in merito.

Gaetano Palumbo nato a Catania nel 1932 ha conseguito la laurea in ingegneria civile presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Professore Associato di Disegno nella Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Catania è autore di numerosi saggi e monografie sul rilievo e la rappresentazione ed ha particolarmente indirizzato i suoi interessi verso gli studi per la conservazione, la valorizzazione ed il riuso dei beni culturali architettonici ed ambientali della Sicilia orientale.

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