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La Villa Trivulzio a Salone di Roma

Conoscenza e rappresentazione dell'Architettura

Autori: Aa.Vv.

Formato: 30 x 42,5 cm

Legatura: Volume a schede

Pagine: 32

Anno edizione: 2011

ISBN: 9788849221206

EAN: 8849221207

UB. INT. : T524B V70a

Contenuto

L’attività dell’Associazione per il Rilievo, lo Studio ed il Restauro del Patrimonio Architettonico si è stabilmente volta alle pubblicazioni che formano una Collana di rilievi architettonici, che si qualificano per l’estrema accuratezza sia delle misurazioni sia delle restituzioni, che accompagnano anche altre indagini sugli edifici studiati. Con questo fascicolo, le pubblicazioni della Collana riprendono dopo una nuova interruzione dovuta sia alla penuria dei finanziamenti sia alle concrete difficoltà incontrate, anche dall’ultimo e benemerito Editore, nella distribuzione dei fascicoli per via del formato, commercialmente troppo ingombrante. Né va taciuto il disinteresse e l’indifferenza all’iniziativa, dimostrata anche dalla maggioranza dello stesso ultimo Consiglio scientifico, e da numerosi membri del più vicino e ordinario mondo accademico, tale da portare alla sua definitiva abolizione. Tuttavia le pubblicazioni riprendono per merito di Paolo Fancelli, che ha scelto questa Collana per l’edizione del suo studio critico sulla peruzziana Villa Trivulzio a Salone di Roma, nell’ambito della ricerca diretta da Francesco Paolo Fiore su “L’opera di Baldassarre Peruzzi architetto”, accettando l’ormai necessaria, ma non definitiva, riduzione del formato e altre condizioni di contorno che non vanno, comunque, a detrimento della qualità dell’edizione. Oltre alla riduzione del formato, un altro elemento di novità è dato dall’inevitabile introduzione di tecniche digitali per l’elaborazione finale delle tavole facenti parte della pubblicazione. In questo caso, i disegni di restituzione, a suo tempo elaborati a china su lucido, sono stati trasposti in formato digitale dallo stesso Saverio Zinzi, cui si deve il lavoro di rilievo e di ricerca. Secondo una tradizione collaudata, i lavori presentati non avranno mai la pretesa della totale esaustività: i testi continueranno ad offrire considerazioni e riflessioni sull’edificio studiato ma, ad esse, ognuno potrà aggiungerne altre, anche materialmente, sul proprio fascicolo, nel quale viene lasciato un apposito spazio per le “annotazioni” personali. Altri spazi sono stati lasciati per gli aggiornamenti bibliografici, archivistici e iconografici nella prospettiva che nuovi documenti vengano via via ad arricchire quanto già raccolto e collazionato. Dopo oltre due decenni dalla pubblicazione del primo fascicolo, ho ritenuto di dovermi ulteriormente, ed ancor più, impegnare in questa impresa editoriale, anche superando il tangibile disinteresse che essa ha suscitato, fatte salve le lusinghiere testimonianze positive di alcuni Maestri riconosciuti, che non sono più fra noi, per la convinzione della necessità di dover continuare ad adoperarsi, ognuno con il proprio contributo, per la trasmissione della conoscenza. [T. Carunchio – Primavera 2011]

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