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L’Aquila dopo il sisma del 2009

La città e il terremoto

English abstracts

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 304

Anno edizione: 2023

ISBN: 9788849245868

EAN: 9788849245868

UB. INT. : T500P V54c

Contenuto

Collana Antico/Futuro diretta da Claudio Varagnoli

Nel rapporto tra città e terremoto, L’Aquila rappresenta un termine di paragone di rilievo sia rispetto alle vicende post-sismiche del secolo scorso sia verso il panorama delineato dal recente sciame sismico del Centro Italia. Dalla narrazione delle circostanze legate alle ricostruzioni di Messina e Reggio Calabria, Marsica, Belìce, Friuli, Irpinia, Marche-Umbria, Molise ed Emilia, la rinascita del capoluogo abruzzese emerge come congruente alle istanze del restauro e si distingue per la marginalità di interventi di totale sostituzione o sostanziale alterazione dell’esistente. L’Aquila giunge alla sua sesta ricostruzione risorgendo ancora una volta sull’impianto e sul tessuto urbano del passato attraverso una paziente opera di rimontaggio e cura delle cicatrici; è stata la consuetudine ai terremoti, che emerge chiaramente dai caratteri costruttivi e dagli espedienti antisismici rilevabili nel centro storico, a ricondurre ogni intervento nella trama della tradizione. In quest’ottica il volume raccoglie alcuni studi rivolti alla comprensione della struttura e del rivestimento nella costruzione in pietra nell’Abruzzo aquilano, quale indispensabile fonte diretta degli interventi di restauro per un uso consapevole della storia e delle sue testimonianze materiali.

In the rapport between city and earthquake the rebirth of L’Aquila emerges congruent with the instances of restoration and unrelated from the interventions of total substitution and alteration of the past. The Abruzzese capital rising once again through a patient work of reassembly and care of its scars; its own habit of earthquakes emerge clearly from its construction characteristics and the anti-seismic expedients detectable in the historic centre. This volume offers the study of the building structure and stone cladding that constitutes an direct source of the restoration interventions that goes towards a conscious use of history and of its material testimonials.

STEFANO CECAMORE, architetto e docente di Arte e Immagine, Tecnologia e Disegno e Storia dell’Arte presso gli Istituti secondari di primo e secondo grado, consegue nel 2015 il Dottorato di Ricerca in Storia, Conservazione e Rappresentazione dell’Architettura (XXVII ciclo) presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove svolge attività di ricerca dal 2016 al 2019 in qualità di Assegnista.
Collabora con il Dipartimento di Architettura dello stesso Ateneo e con l’attuale Ministero della Cultura a studi e progetti per la conservazione del patrimonio storico-culturale e ad attività di schedatura e tutela dell’architettura moderna e contemporanea. Pubblica contributi relativi alle tecniche costruttive tradizionali, alle fortificazioni, allo sviluppo e conservazione di emergenze architettoniche e centri urbani e alle ricostruzioni post-simiche e post-belliche di preesistenze storiche.

STEFANO CECAMORE, architect and professor of Technology and Drawing and Art History at schools, obtained the PhD in History, Conservation and Representation of Architecture (XXVII cycle) at the University “G. d’Annunzio”, where he carried out activities as Research Fellow. He collaborates on studies for the conservation of the historical-cultural heritage and contemporary architecture. He publishes contributions relating to traditional construction techniques, fortifications and conservation of architectural emergencies and urban centers.

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