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L’architettura contemporanea

In dieci lezioni (dividendo per undici)

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 192

Anno edizione: 1999

ISBN: 9788874488964

EAN: 8874488963

UB. INT. : T310C

Contenuto

Civiltà vuol dire ibridazione ed eclettismo. Non solo in architettura, ma per le stesse essenze vegetali e specie animali, l’uomo nei suoi spostamenti non ha fatto altro che adattare, cambiare, mescolare, trasformare. Ciò detto, esiste tuttavia uno specifico di ogni cultura architettonica, quindi anche dell’architettura contemporanea italiana: partita con straordinario ritardo (1926) ma non per questo insignificante e fatta solo di imitazione di architetture altrui. Semmai, il torto dei nostri storici è stato quello di non spiegare il perché di tanto ritardo e di non amare sufficientemente il tema “architettura contemporanea in Italia” per sottolineare quanto di originale e interessante vi è anche in esso. Le lezioni qui raccolte, partendo dalle condizioni del Paese agli inizi del secolo e in coincidenza col cinquantenario dell’Unità, cercano di esporre questi problemi: non secondo un discorso organico (che però sarebbe solo l’opinione di chi scrive) ma suggerendo altre letture: tra le quali il lettore può scegliere liberamente quelle che lo interessano di più. Vi si parla non solo di architettura, ma di arti figurative, delle riviste degli anni ’10 e ’20 che ­ da “La Voce” a “‘900” ­ costruirono la modernità in Italia. Vi si parla di tutte le riviste di architettura importanti, uscite dal 1945 a oggi. Vi si parla di una serie di fatti ed episodi di solito trascurati dalla storiografia ufficiale. Non ci sono immagini perché quelle più note il lettore le ha già trovate (o le può trovare) in moltissimi testi, e altre le potrà scoprire nei libri e nelle riviste qui suggerite.

Francesco Tentori, friulano, ha studiato architettura a Venezia e si è laureato nel 1957. Impegnato per un breve periodo, prima della laurea, nella redazione di “L’architettura cronache e storia”, è poi passato a quella di “Casabella-continuità” dove è rimasto fino alla chiusura forzata della rivista di Rogers, alla fine del 1964. A questo punto ha fatto la libera professione prima a Udine, poi nella società di progettazione “Italconsult” di Roma. È stato questo un periodo di lavoro e di studio in paesi dell’America Latina, dell’Italia meridionale e dell’Africa. Ha cominciato a insegnare alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo nel 1972; come straordinario, si è trasferito nel 1976 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e, dal 1982, ha poi insegnato Composizione e Progettazione Architettonica e, negli ultimi dieci anni, Progettazione Urbana, all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Ha scritto Architetture e architetti in Friuli nel ‘900 (1970), ha fatto la traduzione italiana di Precisazioni sullo stato attuale dell’architettura e dell’urbanistica di Le Corbusier, (1979) e sul maestro francese ha scritto tre monografie, cioè Le Corbusier (collana I Protagonisti, Milano, 1965), Vita e opere di L. C. (Laterza, 1979), Le Corbusier (con Rosario De Simone, Laterza, 1987). Ha dedicato a Udine due libri: Mille anni di sviluppo urbano (Udine, 1982) e Udine (collana Le città nella storia d’Italia, Laterza, 1988). Ha promosso la traduzione di Gli insediamenti nel territorio germanico di August Meitzen (a cura di E. Perini, Milano, 1993) e di Lo Stile di Gottfried Semper (Laterza, 1992). Ha scritto la monografia P. M. Bardi (Mazzotta, 1990), Imparare da Venezia (Roma, 1994) e Giuseppe e Albero Samonà (Torino, 1996), ha curato la raccolta degli scritti di Egle Renata Trincanato Su Venezia e la laguna veneta, scritti di architettura 1948-1993 (Roma, 1997).

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