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L’architettura del grano a Matera: il Mulino Alvino
Frammenti di tecnologie costruttive del '900
Autori: Pagliuca Antonello
Formato: 21 x 21 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 372
Anno edizione: 2016
ISBN: 9788849233025
EAN: 9788849233025
UB. INT. : T509D V00g V57b V90g C04
Contenuto
La ricerca parte dallo studio di un edificio fortemente interessante per la storia culturale della città di Matera: il Mulino Alvino; si tratta del primo mulino costruito, in funzione per quasi un secolo ed oggi trasformato in “Museo delle Arti Bianche”. L’interesse scientifico è stato focalizzato prevalentemente sui sistemi tecnologici e costruttivi; dopo diverse ricerche e analisi svolte in loco, è stato possibile ricostruire le vicende costruttive legate alle trasformazioni che hanno interessato la fabbrica nel corso del tempo. Da questa analisi è emerso un dato estremamente interessante: essa recepiva (in termini di sperimentazioni tecnologiche e costruttive) tutte le “avanguardie” proprie del tempo in cui venivano realizzate le trasformazioni. Da questa considerazione, è stato sviluppato uno studio sui vari sistemi costruttivi (in particolare sugli orizzontamenti in laterocemento, nelle sue diverse declinazioni) che sono andati sviluppandosi nel corso del tempo. In sintesi: alla ricostruzione costruttiva del mulino si accompagna una classificazione dei sistemi costruttivi propri di ciascun decennio in cui sono avvenute le varie trasformazioni.
«Si può affermare che raramente, in una ricerca di specifico carattere storico-architettonico, è possibile rilevare un’attenzione così precisa alla realtà del costruito, ed alle ragioni che l’hanno motivato, come nel presente volume. Ma si può aggiungere che la conoscenza dei ‘caratteri costruttivi’ dell’edilizia premoderna (concepita nel vecchio ordinamento, risalente al magistero di Gustavo Giovannoni, degli studi universitari di architettura, come il tramite fra le discipline propriamente storiche e quelle di restauro) rappresenti davvero un prezioso strumento per restaurare in maniera corretta e consapevole e, si potrebbe aggiungere, anche per costruire bene oggi. Va anche notato che gli argomenti affrontati nel volume sono ulteriormente chiariti da un ottimo e ricco apparato grafico, fornito d’accurati disegni di dettagli costruttivi, in bianco e nero e soprattutto a colori che ricordano l’eccellente manualistica ottocentesca e primo-novecentesca, dall’opera di Giuseppe Valadier a quella di Carlo Formenti (le cui tavole sono più volte riproposte) ed oltre». [Giovanni Carbonara]
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