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L’architettura di Franco Palpacelli
Polarità Emittenti - Captanti
A cura di: Locci Massimo
Formato: 24 x 30 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 272
Anno edizione:
ISBN: 9788849207132
EAN: 8849207131
UB. INT. : T520C V01c
Contenuto
Laureatosi con Adalberto Libera, di cui è stato suo assistente, Francesco Palpacelli (Fiuggi 1925 – Roma 1999) lavora a lungo con Giuseppe Vaccaro fino al 1968; contemporaneamente partecipa a numerosi concorsi tra cui quelli per la Camera dei Deputati, per il Parlamento in Nigeria, per vari spazi teatrali (Alessandria, Cagliari, Belgrado, Pescara e Udine). Realizza due centri idrici a Roma, alla Bufalotta e all’Eur, per i quali vince due premi In/Arch e il premio europeo per le strutture in acciaio. Fuori dagli schemi e dagli stereotipi le sue opere, in particolare le torri idrauliche, si rapportano per contrapposizione con il contesto, costituendo un antimonumentale land-mark paesaggistico.
I saggi critici del libro mettono in evidenza i complessi riferimenti e le icone fondative del suo lavoro. In particolare le correnti espressive del Novecento: il costruttivismo sovietico e l’espressionismo architettonico, l’informale e gli spazi abitabili di Andrè Bloc, il pensiero organico, la tendenza “brutalista”, le ricerche sperimentali degli anni ’60. Dall’analisi della sua attività emerge una compresenza di utopia e realismo, interesse per la polifunzionalità e per la struttura-forma, consapevolezza per una nuova complessità linguistica. Temi di stretta contemporaneità, segno di una identità complessa e di una propensione alla sperimentazione che merita di essere messa a fuoco.
Massimo Locci, progettista e critico di architettura, è docente nelle Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza e di Ascoli Piceno. È membro della Giunta direttiva dell’IN/ARCH (Istituto nazionale di architettura). Ha pubblicato numerosi saggi e articoli di storia, critica e comunicazione dell’architettura.Tra i testi monografici si segnalano: “Venti monumenti italiani”,Torino,1984; “Venti complessi italiani”, Torino,1985;“Venti spazi aperti italiani”, Torino, 1986; “Aldo Loris Rossi, il realismo dell’utopia”, Torino, 1997; “Gianlorenzo Bernini, scena retorica per l’immaginario urbano”, Torino, 1998; “Architettura e/è Arte, Quale futuro per il Foro Italico”, Roma, 2001.
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