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L’ARTE RIGENERA LA VITA – L’ ITALIA A EXPO 2025 OSAKA
芸術は生命を再生する - 2025大阪・関西万博のイタリア
A cura di: Ministero degli Affari Esteri
Formato: 27 X 29
Legatura: Cartonato
Pagine: 360
Anno edizione: 2026
ISBN: 9788849254518
EAN: 9788849254518
UB. INT. :
Contenuto
L’Esposizione Universale di Osaka, conclusasi il 13 ottobre con 28 milioni di visitatori, è stata per l’Italia molto più di una vetrina internazionale: il Padiglione Italia, ispirato al concetto “L’Arte rigenera la Vita”, ha mostrato come la nostra cultura possa diventare una leva strategica di promozione economica e di competitività internazionale.
La partecipazione italiana a Osaka ha saputo unire patrimonio culturale, creatività, scienza e industria secondo la logica della diplomazia della crescita, trasformando identità culturale e competenze tecnologiche in relazioni economiche, investimenti e nuove opportunità nei mercati asiatici, oggi sempre più centrali per il sistema-Italia.
Un contributo decisivo è venuto anche dalla presenza record di 18 Regioni italiane su 20, che hanno portato all’Esposizione Universale le eccellenze dei propri territori, valorizzando le specificità e la capacità di innovare delle nostre filiere produttive. Questa visione si è espressa nel racconto di un’Italia proiettata al futuro – dall’aerospazio alle tecnologie subacquee, dalle scienze della vita alle nuove fonti di energia – costruito attorno alla maestosa figura dell’Atlante Farnese, simbolo di una Nazione che coniuga tradizione e innovazione.
Accanto al titano, opere straordinarie come le pagine del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, le sculture di Boccioni e Balla, e quelle di artisti contemporanei come Mimmo Paladino, Jago, Oriana Persico, Francesca Leone, Matteo Ceccarini, hanno raccontato la nostra capacità di far dialogare ingegneria, arte e creatività. Un linguaggio culturale che si è intrecciato con la narrazione dei nostri grandi progetti infrastrutturali dei prossimi decenni, offrendo una visione
integrata di cultura, tecnologia e impresa.
Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il Padiglione Italia ha ospitato al suo interno quello della Santa Sede: un fatto di straordinario rilievo simbolico e culturale. Questa presenza non ci ha solo offerto l’opportunità di esporre una delle opere più emozionanti dell’arte italiana, la Deposizione di Caravaggio, ma ha anche reso possibile la costruzione di un palinsesto condiviso di iniziative e di dialogo. Un percorso che ha arricchito il nostro racconto aggiungendo quello dei valori universali della spiritualità, della dignità umana e della speranza, in perfetta sintonia con il messaggio di rigenerazione e rinascita che ha ispirato l’intera partecipazione italiana.
Con oltre 800 eventi organizzati in sei mesi, l’impatto è stato straordinario: code fino a otto ore, quasi 1.500 delegazioni ufficiali accolte, oltre 150.000 presenze ai nostri spettacoli e più di 61 milioni di visualizzazioni digitali. Soprattutto, la nostra partecipazione si è tradotta in risultati concreti: 1 miliardo e 766 milioni di euro tra contratti firmati e investimenti annunciati con importanti gruppi giapponesi. Una conferma che, quando è autentico e coerente, il racconto culturale diventa un vero attivatore economico.
Il valore del nostro modello è stato riconosciuto a livello internazionale: alla chiusura dell’Expo, il Padiglione Italia ha ricevuto il Primo Premio del BIE per lo Sviluppo del Tema, un risultato mai ottenuto prima dal nostro Paese, che premia la visione italiana di conciliare estetica, innovazione e capacità tecnologica in risposta al tema “Disegnare la società del futuro per le nostre vite”. Ancora più significativo è ciò che è avvenuto dopo l’Esposizione: l’Italia è stata l’unica Nazione tra le quasi 160 partecipanti a cui è stato chiesto di mantenere in Giappone la propria visitor experience. L’Atlante Farnese e le installazioni che lo accompagnano – inclusa la narrazione che unisce Leonardo, scienza e tecnologia – resteranno esposte fino a gennaio 2026 all’Osaka City Museum of Fine Arts, grazie al sostegno di Asahi Shimbun, aprendo prospettive nuove e durature di collaborazione culturale ed economica.
L’esperienza di Osaka dimostra quanto la cultura, quando dialoga con industria, scienza, territori e istituzioni, generi valore, attrattività e influenza. È una visione che non contrappone passato e futuro, ma considera il patrimonio culturale come una forza propulsiva capace di alimentare innovazione e nuove idee.
Questo vale ancor più nell’era dell’intelligenza artificiale e del digitale. In un mondo in cui gli algoritmi replicano processi e competenze, sarà l’originalità, insieme alla creatività e alla capacità di immaginare ciò che ancora non esiste, a fare la differenza. Qualità che nascono da un ecosistema culturale ricco e vitale: il più solido investimento possibile per il futuro delle nuove generazioni.
Mario Andrea Vattani
Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka
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