Le sculture di Mont’e Prama – Conservazione e restauro – La Mostra – Contesto, scavi e materiali
A cura di: Costanzi Cobau Andreina
con CD-ROM multimediale solo per edizione cartacea - 3 Volumi in cofanetto
Formato: 21 x 29,7 cm
Legatura: Cofanetto
Pagine: 1056
Anno edizione: 2014
ISBN: 9788849229844
EAN: 8849229844
UB. INT. : T522B V13f V90c V58a
Contenuto
Volume 1: Conservazione e restauro
Archeologia e conservazione, quale missione e quale ruolo? Segni del passato, operazioni e trasmissioni attivano il processo che costruisce sincronia ed armonia per il futuro. Il progetto di conservazione delle sculture di Mont’e Prama, a trentasei anni dal primo rinvenimento, sottolinea che la conservazione è studio e ricerca, che riceve e consegna nuove scoperte. Il progetto ha contemplato l’edizione dei lavori e dei risultati nella sequenza che si presenta. L’intervento di conservazione è stato realizzato su oltre 5.000 frammenti, fino all’individuazione e riconoscimento delle sculture con personalità definita. Il materiale costitutivo è un calcare segnato dalle complesse vicende subite nel corso di 30 secoli. La descrizione degli interventi, rispondenti ai requisiti di conservazione riconosciuti e condivisi a livello internazionale, è articolata nei saggi e nel DVD allegato, quali strumenti imprescindibili per le integrazioni con gli ulteriori ritrovamenti. I frammenti, continuamente interrogati per individuare appartenenze, pertinenze e attribuzioni, assumono forma di statue e modelli di nuraghe. Il progetto ha rispettato i diritti di conservazione delle sculture e ha garantito i diritti di partecipazione dei cittadini. A conclusione dell’intervento la mostra allestita nel 2011 ha presentato tutte le sculture in un organico percorso di emozioni tra suoni, immagini e progressive rivelazioni. Il progetto di conservazione, la salvaguardia degli esiti, le relazioni con i dati degli scavi, contribuendo a ricostruire il contesto antico, costituiscono le fondamenta per creare lo sviluppo della ricerca su singolari opere di scultura, testimonianza di scienza e cultura di un’eccezionale Civiltà della Sardegna.
Volume 2: La Mostra
Il volume Le sculture di Mont’e Prama. La mostra è la sintesi sulla prima esposizione di tutte le sculture dell’importante complesso archeologico rinvenuto nel territorio di Cabras. La mostra, allestita nel Centro di Restauro dei Beni Culturali di Sassari dalla Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro nel 2011, ha illustrato al grande pubblico nella sua completezza le sculture ricomposte dopo il complesso lavoro di restauro affidato alla Società CCA, Centro di Conservazione Archeologica, di Roma. Il volume si apre con la ristampa dello studio Dal “betilo” aniconico alla statuaria nuragica del Prof. Giovanni Lilliu, scomparso in anni recenti. È parso doveroso riproporre questo che è il primo studio sulle sculture di Mont’e Prama, anche perché l’illustre studioso ha segnato un punto fermo e saldo con il quale tutti quelli che si sono occupati in seguito dell’argomento si sono dovuti confrontare. Il catalogo delle sculture è preceduto da alcuni saggi nei quali si inquadra il complesso di Mont’e Prama nell’ambito delle vicende culturali della Sardegna e si riassumono gli interventi di restauro e allestimento della mostra; un testo è poi dedicato all’impatto della scoperta sull’immaginario collettivo. Il volume viene edito poco dopo la ripresa dell’indagine nel sito di Mont’e Prama e, quindi, riassume le conoscenze prima dei nuovi scavi. Questi, ripresi nell’estate del 2014, come si attendeva, hanno fatto crescere il numero delle sculture. Fino ad oggi, però, dai dati disponibili non sembrano emersi elementi determinanti per modificare le ipotesi avanzate in questo volume. L’opera, assieme ai volumi Le sculture di Mont’e Prama. Conservazione e restauro e Le sculture di Mont’e Prama. Contesto, scavi e materiali, editi in contemporanea, è l’atto conclusivo di un grande progetto finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro sottoscritto tra l’allora Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Autonoma della Sardegna nel 2005.
Volume 3: Contesto, scavi e materiali
A quarant’anni dal rinvenimento delle sculture e dello straordinario sito di Mont’e Prama, una necropoli caratterizzata da più fasi di utilizzo, unica in tutta la Sardegna per tipologia e articolazione, a conclusione del restauro dei frammenti scultorei, completato in anni recentissimi, vede la luce l’edizione integrale degli scavi degli anni ’70 del secolo scorso, necessario supporto alla ripresa delle ricerche e doveroso atto di restituzione alla comunità scientifica delle informazioni dettagliate che caratterizzano l’importante complesso archeologico. Nel corso dei decenni si sono seguite innumerevoli pubblicazioni sui diversi aspetti del dato archeologico; va rilevato tuttavia che il dato stesso non ha mai avuto un’edizione integrale, dettagliata e analitica come finalmente avviene grazie alla stampa di questo volume; in esso vi sono i resoconti delle ricerche degli anni ’70, corredati da una ricca serie di interventi di inquadramento generale o viceversa di approfondimento dei singoli dettagli della ricerca. Si ha inoltre per la prima volta il catalogo completo delle sculture ricostruite, tassello indispensabile alla conoscenza approfondita di questo nuovo sorprendente aspetto della cultura artistica della civiltà nuragica. Il volume dunque costituisce uno strumento imprescindibile di conoscenza per chiunque intenda cimentarsi con una proposta di analisi, di lettura, di inquadramento del complesso archeologico di Mont’e Prama, oltre e al di fuori delle controversie susseguitesi sino ad oggi, appoggiando il proprio lavoro su un dato archeologico finalmente completo e approfondito.
ANTONIETTA BONINU, archeologa, direttore coordinatore della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro fino al 2012, ha programmato, redatto e diretto numerosi progetti di ricerca, di scavo e di conservazione di monumenti, di patrimonio mobile e di esposizioni museali. Su questi temi ha curato una serie di pubblicazioni. Collabora per la ricerca con l’Università, con Istituti Nazionali e Internazionali. Ha programmato, progettato e diretto l’intervento di conservazione delle sculture di Mont’e Prama.
ANDREINA COSTANZI COBAU, conservatrice, opera nel Centro di Conservazione Archeologica di Roma dal 1982. Ha diretto i progetti di conservazione della Basilica Neopitagorica di Porta Maggiore a Roma, della Necropoli di Sant’Andrea Priu di Bonorva. Per il progetto Aperto per Restauro dei Centauri Capitolini ha ricevuto il Keck Award nel 2004 dall’International Institute for Conservation, IIC.
MARCO MINOJA è stato per cinque anni alla direzione della Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano e per un più breve periodo anche Soprintendente ad interim per Sassari e Nuoro; attualmente ricopre il ruolo di Soprintendente archeologo in Emilia Romagna. Specialista in etruscologia, si è formato all’Università degli studi di Milano; ha al suo attivo ricerche e studi in diverse regioni d’Italia, sfociate in monografie curatele e articoli, oltre che nella propria disciplina, nei campi dell’arte antica, degli studi iconografici ma anche delle politiche di tutela e gestione del patrimonio archeologico italiano.
ALESSANDRO USAI è funzionario archeologo in servizio nella Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano. Ha diretto scavi e ricerche in diversi complessi nuragici, specialmente oristanesi, come Pìdighi (Solarussa), Òrgono (Ghilarza), Losa (Abbasanta), Nuracale (Scano Montiferro), S’Urachi (San Vero Milis), Sa Osa (Cabras), Cùccuru Mannu (Riola). Collabora ai progetti di scavo e valorizzazione di Mont’e Prama (Cabras) e alle esposizioni delle sculture di Mont’e Prama nei musei di Cagliari e Cabras.
LUISANNA USAI ha svolto la propria attività di archeologa presso le Soprintendenze per i beni archeologici della Sardegna, fino al 2002 a Cagliari e poi a Sassari. Nell’ambito delle attività istituzionali ha collaborato all’allestimento di vari Musei, in particolare quello Nazionale di Cagliari, e di mostre tra le quali la recentissima “L’Isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica”. In ambito scientifico ha dedicato la propria attenzione alla preistoria e protostoria della Sardegna con numerosi scritti su contesti e tematiche riferibili, in particolare, alle fasi archeologiche prenuragiche.
Le sculture di Mont’e Prama ricevono il Premio per il Patrimonio culturale dell’Unione Eropea Europa Nostra Awards 2015:
http://www.unionesarda.it/articolo/spettacoli_e_cultura/2015/04/14/premio_per_il_patrimonio_culturale_ue_va_all_opera_di_restauro_de-22-414871.html
http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2015/04/15/news/mont-e-prama-restauro-da-premio-1.11241124
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