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L’età aurea di Giulio II

Arti, cantieri e maestranze prima di Raffaello

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Filorefe

Pagine: 208

Anno edizione: 2013

ISBN: 9788849227208

EAN: 8849227205

UB. INT. : T433D T807D V13a V25e

Contenuto

Collana Helicona di Monografie di Storia dell’Arte a cura di Marco Gallo n.1

I primi anni del pontificato dell’impetuoso Giulio II Della Rovere appaiono come i meno indagati sul piano delle committenze artistiche: eppure furono propedeutici alla costituzione dei grandi cantieri romani e all’affermazione di prestigiose personalità, quali l’architetto Donato Bramante, l’urbinate Raffaello e l’incommensurabile Michelangelo. Il presente studio esamina il costituirsi della grande epopea giuliana, scovando i protagonisti e gli intermediari attraverso la lettura incrociata di un gran numero di informazioni archivistiche: così emergono la reale complessità degli apparati amministrativi, il sovrapporsi di interessi comuni o particolari, la formazione di consorterie all’interno degli organismi curiali. Le dinamiche, collegate ai cantieri vaticani del Palazzo Apostolico e degli appartamenti pontifici in particolare, evidenziano fasi di intervento distinte, che offrono un quadro ben diverso dal solito calderone solitamente proposto con i nomi più vari genericamente invocati: da Cesare da Sesto, a Sodoma, Bramantino, Perugino, Signorelli, Lotto e, naturalmente, Raffaello. Ampio spazio è concesso all’individuazione di un articolato cantiere tosco-fiorentino, gravitante attorno alla figura dell’architetto Giuliano da Sangallo, come anche al contesto che favorì l’esperienza romana di Lorenzo Lotto. Negli anni tra il 1503 e il 1509 quella straordinaria stagione artistica, desiderosa di tradurre in immagini una pretesa nuova età aurea, attuò profondi cambiamenti, qui indagati gettando luce anche sui “perdenti”, ovvero su coloro destinati ad essere le prime vittime in qualsiasi percorso di rinnovamento.
DAVID FRAPICCINI, nato a Recanati nel 1968, si è laureato nel 1994 in Lettere presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e ha conseguito il dottorato di ricerca nel medesimo ateneo, avviando una lunga indagine sulla realtà dei cantieri rovereschi prima della definitiva affermazione di Raffaello. Nello stesso tempo l’attività di ricerca è stata affiancata dall’insegnamento presso la Facoltà di Scienze Umanistiche de “La Sapienza”. Il suo lavoro si è concentrato in particolare sui contesti artistici romani e marchigiani di XV e XVI secolo, con una specifica attenzione rivolta alla cultura tardogotica in area adriatica, alla figura di Lorenzo Lotto e all’esperienza romana di Andrea Sansovino. Ha anche collaborato alla promozione di convegni e studi in territorio marchigiano, dedicati allo storiografo e antiquario Luigi Lanzi, culminati nel 2012 nella pubblicazione del volume Tra le carte di Luigi Lanzi: testamento, inventari e diplomi.

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